PALERMO. È l' unica a non essere caduta nella trappola. L' unica ad aver capito che quell'uomo che la toccava non la stava curando, ma tentava invece di abusare di lei. Ed è paradossalmente la più piccola delle presunte vittime di Salvatore Muratore (il tenente colonnello dell'esercito e guida spirituale, arrestato venerdì) perché all'epoca dei fatti aveva appena 12 anni. Una bambina «impertinente» che, con la lucidità che sarebbe mancata alla sorella più grande e alla madre, ma anche a una cugina e alle altre donne che sarebbero state soggiogate da Muratore, l'avrebbe respinto con forza. È lei a raccontarlo ai poliziotti, riferendo che la madre l'avrebbe affidata all'uomo per confidargli eventuali problemi, ma «appena entravo nella stanza - spiega la bimba - lui chiudeva la porta e mi diceva di sdraiarmi sul letto. Io mi sdraiavo e scoppiavo a ridere senza motivo. All' inizio Muratore mi metteva la mano sul cuore, sopra la maglietta, per poi metterla sotto toccando i seni. Mi sentivo imbarazzata e dentro di me pensavo: "Che cavolo fa?"». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE