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Omicidio di Cruillas, restano in carcere i parenti della vittima

PALERMO. Restano in carcere Giuseppe e Francesco Frisco, padre e fratello di Roberto, 20 anni, morto durante una rissa tra due famiglie il 25 giugno scorso a Palermo. I due, coinvolti nella lite, sono accusati del tentato omicidio di Nunzio Lo Piccolo, esponente della famiglia, «avversaria» rimasto gravemente ferito. Il tribunale del Riesame ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dai legali.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti sarebbe stato uno sguardo non gradito a scatenare la rissa tra due famiglie. Nella rissa rimase gravemente ferito Nunzio Lo Piccolo, esponente della famiglia «avversaria», pii arrestato per la morte di Roberto Frisco.

La scintilla sarebbe stato lo sguardo che un fattorino di una pizzeria avrebbe rivolto a Francesco Frisco, fratello della vittima. I due erano ex amici, Frisco non l'avrebbe presa bene e poco dopo avrebbe raggiunto il ragazzo nella pizzeria, prendendolo a pugni e colpendolo con uno sgabello. Il fattorino poi avrebbe raccontato dell'aggressione a Nunzio Lo Piccolo, che avrebbe raggiunto Frisco nella sua abitazione per cercare di riappacificarli. L'uomo e il fattorino però sarebbero stati colpiti da Frisco a martellate in testa e agli arti. Fuggito all'aggressione, Lo Piccolo dopo essersi procurato un coltello da cucina è tornato nell'abitazione di Frisco, assieme al padre Giuseppe e al fratello Salvatore. Francesco Frisco intanto non era più da solo, con lui il fratello Roberto e il padre Giuseppe. Ne sarebbe scaturita una violenta rissa, Roberto Frisco fu accoltellato a morte.

La Procura ha chiesto il giudizio immediato per tutti gli indagati e il processo comincerà a novembre.

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