PALERMO. Le truffe ai danni dei consumatori palermitani sono in aumento. A segnalarlo l’Unione dei consumatori Sicilia. Tre sono le tipologie di truffe più diffuse: falsi contratti telefonici, di luce e gas, estirpati con un raggiro, i contratti di cambio utenze mai firmati e l'acquisto di voucher omaggio dal prezzo molto salato. Nel periodo tra gennaio e agosto, a Palermo e provincia ci sono state 170 segnalazioni di contratti di luce e gas non richiesti. Il dirigente dell’Unione consumatori Sicilia, Manlio Arnone spiega come avviene la truffa: “Molti raggiri dei consumatori avvengono telefonicamente. L’utente viene contattato da un operatore che si presenta molto velocemente facendo in modo di far percepire bene solo la parola ‘Telecom’. In realtà si tratta di società che si appoggiano alla Telecom. Dopo una prima telefonata conoscitiva ne segue un’altra in cui l’utente ignaro stipula un contratto con questa società attraverso una semplice registrazione telefonica – spiega Arnone - io ho ascoltato parecchie di queste telefonate ed è veramente difficile capire la parola che sta prima a quella scandita ‘Telecom’, perciò è facile cadere nel raggiro”. Purtroppo è più difficile affermare che il consumatore sia stato veramente raggirato perché la voce è quella dell’utente e per rientrare con il vecchio gestore ci sono più ostacoli e difficoltà. In giro ci sono altri truffatori addestrati. Sono 60 i casi segnalati tra Palermo e provincia di ignari consumatori che spiega Arnone vengono raggirati a loro insaputa: “Molte truffe nascono dalla necessità di queste persone che lavorano a provvigione. Alcuni hanno sperimentato una truffa veramente sofisticata perché riuscendo ad intercettare le bollette di luce o gas vengono a conoscenza di tutti i dati dell’utente. A quel punto l’inseriscono in un contratto, ne falsificano la firma e il gioco è fatto”. L’unico campanello d’allarme per l’utente è il ritardo nell’arrivo della bolletta cartacea, “difficile a volte da valutare a causa dei ritardi delle poste. Noi consigliamo a tutti di non farsi più mandare il resoconto cartaceo delle bollette di luce e gas a casa”. Una volta che l’utente si è accorto del cambio di gestore a sua insaputa, può chiedere il confronto della sua firma e svelare la truffa. “Il consumatore può richiedere il rientro automatico con il suo gestore senza alcuna spesa. Purtroppo ancora le aziende che forniscono servizi di luce e gas non hanno un archivio delle firme digitali dei loro clienti, questo rende più facile i raggiri. Rimane anche il sospetto che le aziende siano complici in questo sistema di truffe ”, conclude Arnone. Una truffa più sofisticata che si è diffusa a Palermo e provincia negli ultimi mesi è quella degli acquisti "forzati" a catalogo. Da gennaio ad agosto ci sono state una ventina di segnalazioni. “Gli utenti vengono contattati un prima volta telefonicamente e vengono offerti loro gratuitamente dei ‘voucher omaggio’ con sconti su articoli da regalo o casalinghi – spiega Arnone –. Qualche settimana dopo arriva la telefonata di un agente che poi si presenta a casa con un catalogo e invita l’utente a comprare qualcosa. La spesa minima è di 3 mila euro con l’obbligo di comprare per tre anni altri oggetti con una spesa minima di 9 mila euro. L’utente disperato non vuole fare l’acquisto e si rifiuta. A questo punto il furbo truffatore fa finta di chiamare il suo capo e spiegare che la persona non si sente di spendere 3 mila euro. Il capo fornisce una soluzione semplice: il consumatore potrà liberarsi dell’obbligo di acquisto per 9mila euro comprando un prodotto da 1.700 euro e firmando un contratto di vendita, che verrà retro datato alla data della prima telefonata di contatto. L’insidia è che una volta posta la firma, l’utente non avrà più i 15 giorni per usufruire del diritto di recesso, perché il contratto è stato appositamente retro datato”, conclude Arnone.