PALERMO. I disagi al porto di Palermo e il traffico a tratti impazzito nella via Crispi per i lavori dell'anello ferroviario diventano terreno di scontro tra il sindaco Leoluca Orlando e il presidente dell'Autorità portuale, Vincenzo Cannatella. Cannatella ha contestato l'ordinanza con cui il Comune ha chiuso i varchi di accesso al porto, Amari e Santa Lucia, misura che secondo l'amministrazione comunale serve a snellire il traffico lungo via Crispi. Aspra la replica del sindaco: «Il presidente dell'Autorità portuale, essendo in palese e grave difficoltà nella gestione dell'ente a lui affidato - dice Orlando - sembra aver deciso di lanciarsi in inopportune quanto farneticanti dichiarazioni sull'attività dell'amministrazione comunale che è in queste ore impegnata a porre rimedio ai gravissimi disagi che l'incapacità gestionale dell'Autorità portuale sta arrecando ai cittadini e agli automobilisti». Con una nota l'Autorità portuale considera le parole di Orlando «lesive» della dignità del presidente Cannatella e annuncia «che sarà valutata ogni eventuale azione a tutela». «L'Autorità portuale - precisa l'ente - ha assicurato negli anni scorsi ogni collaborazione per i cantieri relativi all'anello ferroviario e alle fognature, mettendo a disposizione aree strategiche del porto, a discapito della sua stessa operatività. Oggi, invece, è mancata ogni intesa, e per ben cinque giorni, a partire da lunedì 5 settembre, si è scritto ripetutamente al Comune senza alcun riscontro». La soluzione attorno al porto non è semplice. Oltre ai cantieri appena riaperti per la realizzazione dell'anello ferroviario che ha obbligato la chiusura di un tratto a monte in via Crispi, ci sono le misure antiterrorismo che obbligano l'autorità portuale ad innalzare i livelli dei controlli sui mezzi che vengono imbarcati nelle navi. Un mix che sta paralizzando traffico nella zona del porto soprattutto nelle ore che precedono le partenze delle navi. Contro questo caos si sono levate tantissime proteste delle associazioni dei commercianti, dei residenti e degli automobilisti costretti a lunghe ore in coda. Anche i vigili urbani lamentano l'esposizione per ore allo smog provocato dal lungo incolonnamento. «Non si può chiedere ai miei colleghi - dice Nicola Scaglione del sindacato Csa - di respirare per ore lo smog prodotto dai mezzi. Già in settimana chiederò un incontro con i vertici comunali e dell'autorità portuale». Lunedì è previsto un incontro e in quella sede Orlando e Cannatella saranno seduti attorno allo stesso tavolo. Non sarà firmata una tregua. «Se non dovessero esserci risultati positivi - dice Cannatella - ricorreremo contro l'ordinanza comunale».