Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Migranti, a Palermo centri d'accoglienza al collasso senza finanziamenti

PALERMO. Lamentano una situazione insostenibile i gestori dei centri di centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo a Palermo, inseriti nel sistema Sprar e finanziati dal ministero dell'Interno. Le strutture accreditate in città e deputate all'accoglienza e presa in carico dei migranti sono sette, occupano decine di operatori inclusi psicologi e mediatori culturali, mentre i posti disponibili per l'accoglienza in totale sono 126. Per le loro attività il ministero eroga un finanziamento pari a poco più di un milione di euro. "Siamo al collasso" dicono i rappresentanti degli enti gestori Sprar Palermo (Centro Astalli Palermo Onlus, Associazione Cresm, Cooperativa Badia Grande arl, Opera Don Calabria, Consorzio Sol.Co. e Cooperativa Sociale "Insieme" Onlus). "Vantiamo circa 60 mila euro di arretrati del 2015 - dice il presidente della cooperativa Insieme Giuseppe Scozzaro - e nel 2016 le somme dovute 200 mila euro le banche non ci concedono più credito, da otto mesi i 12 dipendenti della cooperativa sono senza stipendio e non siamo in condizione di pagare i fornitori e abbiamo ricevuto un decreto di sfratto entro dicembre dovremo lasciare l'immobile dove svolgiamo la nostra attività, per pagare luce, acqua e gas facciamo i salti mortali". Neppure i migranti che hanno partecipato ai progetti di integrazione hanno percepito le somme spettanti. "Ospitiamo 40 migranti, a titolo di esempio sei di loro hanno partecipato a un un tirocinio formativo di 6 mesi con Lisca Bianca, attendono ancora 200 euro ciascuno". "Questa situazione è dovuta a un gap gestionale negli uffici comunali - dice ancora Scozzaro - come dire la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra, cosa che seppur importante sul piano evangelico non lo è sul piano gestionale. Siamo ancora in attesa di un mandato di pagamento di 16 mila euro emesso dal Comune il 27 giugno e che ancora non ci è arrivato, mentre il regolamento prevede che venga liquidato il 20 giorni. Se non cambia qualcosa, chiudiamo". Due giorni a sollevare il caso era stato il presidente della Consulta delle Culture Adham Darwasha, mentre l'amministrazione ha precisato "con l'approvazione del bilancio comunale è stato possibile sbloccare i pagamenti". Sulla vicenda , l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato ha inviato una nota, informando che "a seguito dell’approvazione del bilancio comunale è stato possibile sbloccare i pagamenti che, per un importo complessivo di circa 250 mila euro, sono stati effettuati e sono in corso con mandati emessi fino a stamattina (ieri, ndr). Per altri pagamenti, per complessivi circa 400 mila euro a seguito dell’accreditamento delle relative somme da parte del Ministero dell’Interno gli Uffici competenti stanno provvedendo all’emanazione dei mandati e quindi si potrà procedere al materiale pagamento delle somme entro pochi giorni".

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