BAGHERIA. Riaprire i cancelli per consentire ai cittadini e ai turisti di ammirare da vicino l'arco azzurro, diventato famoso negli anni '70 per una nota pubblicità di cioccolatini. A chiederlo un gruppo di cittadini molti dei quali aderenti al Partito democratico, che ieri mattina hanno dato vita ad una forma di protesta davanti all'ingresso del sito naturale. «Siamo andati davanti Ai cancelli che - sottolinea il segretario del Pd di Bagheria, Orazio Amenta - impediscono l'entrata, per chiedere al sindaco di uscire dagli slogan e di aprire l'Arco azzurro. Lo abbiamo fatto non da partito, ma da cittadini, perché l'arco dei «Baci Perugina» rappresenta il simbolo della lotta alla mafia e all'abusivismo sulla costa a Bagheria, lotta che deve unire trasversalmente tutta la cittadinanza a prescindere dai colori politici». Sei anni fa, durante l' amministrazione del sindaco Biagio Sciortino, venne abbattuto l'ecomostro di proprietà del boss mafioso Mario Prestifilippo costruito abusivamente e realizzato a ridosso dell'Arco Azzurro che venne anche messo in sicurezza grazie al contributo del geologo Emanuele Doria. L'arco azzurro è stato dichiarato geo-sito di interesse nazionale. Lo scorso anno l'attuale giunta ha chiuso un contenzioso con il proprietario di un terreno che consentirà di arrivare a ridosso dell'arco.