PALERMO. Area e perimetro della zona a traffico limitato non si toccano. Modifiche profonde sui criteri di accesso. Fine dei pass semestrali. E, soprattutto, la nuova filosofia è questa: entra nell'«area vietata» solo chi ha necessità di farlo (residenti, figli da accompagnare a scuola, ragioni di lavoro o di salute). Per tutti gli altri, niente da fare. O hanno auto elettriche oppure devono pagare il ticket giornaliero da 5 euro e per giunta avere un' auto benzina con motorizzazione almeno euro 3 e diesel almeno Euro 4. Un salasso bell' e buono, una stangata non da poco soprattutto se si considera che l' area interessata è molto vasta: i lati vanno da via Notarbartolo a via Lincoln. Ma tant' è. Questa è la proposta che la giunta fa per bocca del sindaco, assistito in aula dagli assessori Giusto Catania (Mobilità) e Sergio Marino (Ambiente). Il progetto presta maggiore considerazione per chi ha problemi di sopravvivenza economica e non si può permettere di cambiare la macchina classificata come inquinante (benzina fino a Euro 2, diesel fino a Euro 3: a loro concessione di abbonamenti Amat quasi gratuiti per raggiungere la Ztl: 1 euro al mese). Orlando ci riprova. Forte del capovolgimento di fronte sancito dalla sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa (che ha «sospeso» la sospensiva del Tar) rimette in agenda l' introduzione delle limitazioni al traffico come misura antismog. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI PALERMO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE