PALERMO. Hanno disegnato sul selciato davanti al teatro Politeama, a Palermo, sagome di donna in azzurro e rosa per dire no alla violenza e ricordare le donne uccise da compagni, fidanzati, mariti e amanti. Da gennaio a oggi sono già 74 in Italia. E accanto alle sagome colorate c'è chi ha lasciato un fiore, mentre sulla cancellata antistante il teatro di piazza Castelnuovo sono stati affissi degli striscioni, mentre un gruppo di bambini del conservatorio ha intonato un brano di Rosa Balistreri. È la campagna «Neanche con un fiore, nessuno tocchi Rosalia», organizzata anche quest'anno a ridosso della tradizionale festa laica e religiosa in onore di Santa Rosalia, patrona della città dal Coordinamento antiviolenza 21 luglio, dalla onlus Le Onde e dal coordinamento Palermo pride, con l'adesione di Serena Dandini, autrice dello spettacolo Ferite a Morte. Quest'anno i promotori hanno deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi da destinare al centro antiviolenza Le Onde onlus a rischio chiusura per mancanza di finanziamenti. In piazza tante donne, qualche bambino, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e gli assessori della giunta. «Diamo oggi inizio alla campagna di raccolta fondi a sostegno del centro antiviolenza Le Onde che per mancanza di fondi pubblici a Palermo rischia di chiudere - dice Alessandra Notarbartolo del coordinamento antiviolenza 21 luglio- È stata già chiusa la casa che accoglie le donne senza figli che hanno subito violenza, oggi a Palermo nessuno si occupa di loro e tutto questo è inaccettabile in una città che si definisce dell'accoglienza».