Palermo

Mercoledì 09 Ottobre 2024

Sala giochi rapinata a Palermo, arrestato ex poliziotto e 2 complici

PALERMO. Sono stati arrestati i tre presunti rapinatori che lo scorso 30 giugno avrebbero realizzato un colpo ai  danni di una sala giochi in via Bernardino Molinari, a Palermo. Ad organizzare la rapina sarebbe stato un ex poliziotto, Vincenzo Ruisi, di 48 anni, in servizio alla Questura di Palermo fino al giugno del 1996, periodo  del suo allontanamento. Per lui è stato attualmente disposto il fermo indiziato per il reato di rapina aggravata e si trova richiuso presso il carcere Pagliarelli. L’uomo era stato condannato dalla Corte di Appello di Milano a 5 anni e 8 mesi di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per aver commesso, con altri, otto rapine, aggravate dall’utilizzo di un'arma  d’ordinanza. Sono stati individuati gli altri due presunti rapinatori a distanza di pochi giorni, Maurizio Sirchia, di 20 anni, Alessio Corrao, di 19 anni. La rapina è stata messa a segno intorno alle 14.10 del 30 giugno. I due giovani, di cui uno armato di pistola, hanno minacciato  l’impiegato di essere pronti a fare fuoco, intimandogli: “Se non stati zitto ti ammazziamo”. I due sono poi scappati via con 700 euro di bottino, a bordo di un’ auto guidata da una donna. Dalle indagini è emerso il ruolo di leadership di Ruisi, che è un assiduo frequentatore proprio di quella sala giochi. Lo stesso giorno della rapina, ma circa un’ora e mezza prima, si era già recato presso il parcheggio di via Molinari, con la stessa autovettura successivamente utilizzata per la rapina. Ruisi è stato rintracciato dagli agenti in un centro medico privato, nel quale risultava regolarmente impiegato. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della mobile sarebbe stato proprio Ruisi ad assoldare i due rapinatori. L’ex poliziotto avrebbe, addirittura, convinto la sua compagna ad accompagnare i complici nel parcheggio vicino la sala giochi. La donna, sembra completamente ignara delle intenzioni del gruppo capeggiato dal compagno, avrebbe atteso in auto il ritorno dei due giovani. I ragazzi, subito dopo la rapina, sarebbero tornati in macchina e si sarebbero fatti accompagnare per un tratto di strada, inseguiti dalla polizia. I due hanno deciso di scendere dall’auto per proseguire la fuga a piedi. Sono stati effettuati  accertamenti sul telefonino di Ruisi, sequestrato dai poliziotti, che hanno permesso di identificare i due complici ventenni palermitani. Le perquisizioni effettuate nelle loro abitazioni hanno consentito di rinvenire, a casa di Sirchia, una pistola giocattolo, corrispondente a quella utilizzata per commettere la rapina, e una parte del bottino. Sirchia e Corrao si trovano attualmente rinchiusi nel carcere dei Pagliarelli.

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