CEFALU'. Ammontano a 38 milioni i danni provocati a Cefalù (Pa) dagli incendi divampati il 16 giugno. La stima è dell'ufficio tecnico comunale: la relazione sui sopralluoghi è richiamata nella delibera dell'amministrazione comunale con la quale è stata chiesta la dichiarazione dello stato di calamità.
Le ferite più gravi sono state arrecate all'ambiente, al patrimonio boschivo, agli uliveti. Ma, secondo il sindaco Rosario Lapunzina, sono stati seriamente danneggiate anche le strutture produttive e molte abitazioni che sono state sgomberate.
Il fuoco è arrivato anche sul lungomare dove ha distrutto la discoteca «Le vele» e il ristorante «Al giardino». Si stima che i danni agli edifici e alle case ammontino a 10 milioni di euro.
Tra le strutture annerite e gli scheletri degli arredi il proprietario del ristorante "Al Giardino", Giuseppe Mogavero, si aggira sconsolato. "Non esiste più nulla. Tutto è stato distrutto", diceva qualche giorno fa. Il "Giardino" era uno dei locali più importanti (400 posti, una grande sala) del lungomare di Cefalù dove il fuoco è arrivato dall'alto e ha devastato case, depositi, strutture e cancellato uno dei posti più rinomati della movida: il pub-discoteca "Le Vele".
Il locale non esiste più. Le palme bruciate, le piste devastate, gli arredi anneriti. Due giovani che lavoravano qui come animatori si aggirano tra le sale divorate dalle fiamme. "Ci aspettava una stagione promettente. Il nostro lavoro è già finito" dicono mentre i turisti riempiono il lungomare e qualcuno riprende lo scempio e qualche fumarola ancora attiva sui tronchi degli alberi che abbellivano il giardino. I due locali - il pub e il ristorante - sono uno accanto all'altro nel punto più frequentato del lungomare.
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