BELMONTE MEZZAGNO. «Ringrazio Dio per avermi dato la fortuna di conoscerti». Sono le parole di don Alessandro che chiude la sua omelia ricca ed intensa e con profonde riflessioni: «La perfezione in questa vita non è proporzionale al numero degli anni. Dio ha visto in Gloria la perfezione raggiunta ad appena 23 anni e l'ha voluta con sé». Mille e più volti impietriti, quelli di amici, parenti e di semplici conoscenti hanno accompagnato la bara bianca con il corpo di Gloria nell'ultimo saluto riservato ai credenti cristiani all'interno delle Chiesa del Ss. Crocifisso, stracolma all'inverosimile e con tantissima gente rimasta fuori. I belmontesi hanno mostrato nelle forma più nobile e cioè il silenzio, il rispetto per questa ragazza strappata alla vita a solo 23 anni. La morte di questa dolce studentessa è ancora da chiarire: si dava per certo, appena dopo poche ore che il suo cuore finisse di battere, un decesso a causa di una meningite fulminante di tipo C, la più cruenta tipologia del batterio. Poi, però, arrivava dal fratello di Gloria, attraverso Facebook, la smentita. Guardando gli occhi della gente dietro il feretro, sembrava che tutti si chiedessero: cosa ha ucciso Gloria? DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI PALERMO DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE