PALERMO. Lutto nel mondo dell'ippica siciliana e italiana. E' morto questa notte a causa di un'emorragia Biagio Lo Verde, 55 anni, uno dei driver ed allenatori di trotto più conosciuti e apprezzati, uno degli ultimi, veri personaggi di un mondo ormai da tempo purtroppo in forte crisi. Negli ultimi tempi si stava occupando del cavallo Thor di Girifalco, che nel dicembre dello scorso anno alla Favoriva aveva conquistato il Gp riservato ai 3 anni anni. Lo Verde era un guidatore che è stato capace di uscire come nessun altro dai confini di un ippodromo grande e pieno di passione, ma posto geograficamente alla periferia del movimento ippico come la Favorita di Palermo. Per anni ai vertici nelle classifiche del trotto nazionale, riconosciuto come uno dei migliori interpreti in assoluto, Biagio Lo Verde era nato a Palermo il 20 agosto 1961, figlio di un artiere di scuderia con nel DNA la passione per i cavalli. All'inizio degli anni 80 va a Torino per l'apprendistato da uno dei grandi dell'ippica italiana, Giuseppe Guzzinati, dove non guiderà, ma imparerà il mestiere dell'artiere e conoscerà alcune delle migliori tecniche di allenamento. Una volta tornato in Sicilia sarà allievo alle dipendenze di Renzo Leoni, altro grande nome storico dell'ippica nazionale, da cui poi erediterà il materiale di scuderia. Siamo nel 1990 e Biagio Lo Verde per la prima volta diventa il numero uno della classifica siciliana. Da li la sua carriera sarà in crescendo e nel 1996 arriva il successo che lo consacra ai vertici del trotto nazionale. In sulky a Tinak Mo vince infatti il Derby del trotto al culmine di una stagione assai positiva con sei classiche all'attivo. A seguire le vittorie con Arkansas Om, Brandy dei Fiori e l'ultimo Begun degli Ulivi per un totale di una trentina di Gran Premi vinti. Nel 1999 Biagio Lo Verde si laurea per la prima volta anche campione italiano dei drivers vincendo il campionato di Montegiorgio. Lo Verde era sposato con due figli.