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"Esempio di coraggio e legalità", il cordoglio per Pina Maisano

PALERMO. Oggi dalle 17 alle 20:30 Palermopotrà rendere omaggio a Pina Maisano Grassi, moglie dell’imprenditore ucciso dalla mafia Libero Grassi, scomparsa ieri sera. La camera ardente per Pina Maisano Grassi sarà aperta a Villa Trabia. I figli Alice e Davide, insieme ai ragazzi di Addiopizzo, hanno scelto di affidare il servizio funebre a un'agenzia palermitana che ha denunciato il pizzo.

Un esempio di coraggio e legalità che ha saputo raccogliere l’eredità del marito che in vita fu il primo imprenditore a ribellarsi al racket mafioso. Così è stata definita Pina Maisano nei tanti messaggi di cordoglio arrivati dal mondo politico. «Provo un dolore profondo per la morte di Pina Maisano Grassi. Una donna non solo erede di una grande storia, ma protagonista in prima persona di una battaglia di cambiamento per liberare la Sicilia da condizionamenti, malaffare, da tutte le mafie», dice il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. «Ha fatto un grande lavoro sia istituzionale, da parlamentare, che come cittadina - aggiunge - incontrando i giovani, andando nelle scuole, stando vicino a tutte quelle persone che ogni giorno si battono contro la mafia. Mi mancherà molto. E mancherà ai tanti siciliani onesti che vogliono che la nostra terra cambi definitivamente. Grazie Pina per ciò che ci hai dato», conclude il governatore.

Alla commozione si unisce anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: «È con profonda tristezza che ho appreso della scomparsa di Pina Maisano Grassi, figura di altissimo livello, donna coraggiosa che con orgoglio ha continuato con i figli l'impegno civile di Libero Grassi. A nome mio, dell'intera amministrazione comunale e di tutta la comunità palermitana, porgo le condoglianze alla famiglia, essa stessa simbolo di legalità dei diritti contro tutte le mafie», afferma Orlando.

Un lungo messaggio di saluto a Pina Maisano è giunto anche dal rpesidente del Senato Pietro Grasso: «È un grande dolore sapere che Pina Maisano Grassi non c'è più. Ci sono singole storie che cambiano intere città e influenzano centinaia di persone, ci sono sacrifici che gettano davvero le basi per un cambiamento profondo e duraturo. La storia di Libero Grassi e di sua moglie Pina è una di queste», ha ricordato Grasso su Facebook la scomparsa, ieri sera, di Pina Maisano Grassi, vedova dell'imprenditore ucciso per la sua rivolta contro il racket. «Libero fu il primo imprenditore che rifiutò pubblicamente di pagare il pizzo, e per questo fu ucciso dalla mafia. Pina non è stata solo la moglie di Libero ma molto di più: una donna coraggiosa, forte e instancabile che per oltre 25 anni ha fatto della battaglia al racket la sua ragione di vita».

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