Palermo

Giovedì 02 Maggio 2024

Gettò la figlia in un cassonetto, la perizia: "Non era in grado di intendere"

PALERMO. Quando gettò sua figlia appena nata nel cassonetto della spazzatura, Valentina Pilato non era in grado di intendere e volere. Si liberò del feto come si fa di “un oggetto pericoloso che la  mente della madre si rifiuta di considerare un figlio”. E’ questa la tesi di Francesco Bruno e Maria Pia De Giovanni che hanno eseguito una nuova perizia disposta dalla Corte d'assise di Palermo sulle condizioni psichiche al momento del reato e nei mesi precedenti della mamma palermitana che il 24 novembre del 2014 si sbarazzò della figlia appena partorita. Per il criminologo e la psichiatra, la donna ha un disturbo grave dell’umore che si “accompagna a vissuti dissociativi e paranoidei di tipo cognitivo anancastico”. Questa condizione era presente al momento dell’infanticidio e al momento del parto avvenuto “dopo una rilevante negazione della gravidanza e di qualsiasi reazione affettiva ad esso legata”. La perizia sulle condizioni di Valentina Pilato (giudicata nell’ultimo esame non pericolosa) si è resa necessaria dopo il contrasto tra le precedenti due analisi. Secondo i consulenti del gip, la donna sarebbe stata capace di intendere e volere perché aveva un disturbo di adattamento che non ne avrebbe inficiato la lucidità. Di parere diametralmente opposto i periti della difesa. Inizialmente i pm avevano contestato alla giovane mamma il reato di infanticidio, l'imputazione, però, è stata poi modificata. Pilato, che ha tre figli, dopo il trasferimento del marito in Friuli, nell'Esercito, aveva dovuto lasciare Palermo per trasferirsi a Gemona del Friuli, in un piccolo paesino di provincia. Il giorno prima del parto, l'imputata era tornata a Palermo con un volo anche perché - così ha raccontato – non sapeva di essere giunta già al nono mese, credeva di essere al settimo. Avrebbe nascosto la gravidanza al marito perché sapeva che non sarebbe stata ben accetta e contava di riferirglielo dopo.

leggi l'articolo completo