PALERMO. I gabbiani si stanno espandendo da almeno una decina di anni nel centro storico di Palermo e più di recente anche in periferia. Giovanni Cumbo, delegato Lipu (Lega italiana protezione uccelli) per il capoluogo siciliano, traccia la situazione di questi volatili in città. “Hanno colonizzato anche i quartieri più interni – spiega -, nidificano nei tetti. È una specie che è riuscita ad adattarsi bene anche in un habitat diverso da quello consueto, esattamente come è già avvenuto per le cornacchie”. I gabbiani sono molto invadenti, soprattutto adesso, che è il periodo della cova, come ha raccontato a Ditelo a Rgs Anna Pignatello, residente in via Serradifalco. “Confermo – continua Cumbo – che si tratta di animali invadenti nei confronti delle persone, fa una sorta di mobbing. C’è però da dire che fanno paura, con la loro apertura alare di un metro e 50 ma non arrivano a beccare, non sono pericolosi. Anche se quando scendono in picchiata mi rendo conto che possono incutere timore”. Il gabbiano è onnivoro e anche predatore frequenta anche le discariche per cibarsi. E la presenza in città, dice Cumbo, “è anche colpa della presenza di rifiuti per le strade”. Si tratta di un fenomeno in aumento, si capisce dal numero crescente di segnalazioni che arrivano dalle periferie di Palermo, “la colpa è dell’uomo – secondo il delegato Lipu - per via dei rifiuti: i gabbiani sono una specie opportunista e più delle altre approfitta del cibo che può ricevere passivamente”. Ma ci sono dei modi per difendersi? “Bisogna intervenire prima dell’inizio della nidificazione, che avviene tra i mesi di febbraio e marzo. In questo momento nidificazione in corso o nella fase finale: ormai non si può fare nulla, i nidi non si possono toccare o spostare come molta gente ci chiede. Per evitare fastidi si possono piazzare dei dissuasori visivi come nastri riflettenti che abbagliano gli uccelli o aquiloni a forma di falco”. La Lipu è invece contraria alla utilizzazione dei rapaci predatori: “Non sarebbe il caso, noi siamo contrari a questa soluzione: non risolvono il problema”.