PALERMO. Tante le liti tra le mura domestiche, vessazione e violenze che vengono segnalate ogni giorno alla polizia di Palermo. Negli ultimi giorni, un 35enne nato in Ecuador è stato arrestato per lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e un 48enne palermitano per maltrattamenti in famiglia. Nel primo caso, i poliziotti si sono recati in via Oreto, dove era stata segnalata una lite in atto tra coinquilini. Gli agenti sono saliti al piano segnalato e hanno notato che la porta d’ingresso aperta e perciò sono entrati. All’interno dell’appartamento hanno visto un uomo inveire contro un suo coinquilino. I poliziotti hanno separato i due litiganti e arrestato Luis Fernando Pinzarrone. L’uomo ha continuato a minacciare di morte il suo coinquilino. Gli agenti hanno appreso dalla vittima che poco prima l’ecuadoregno aveva sfondato con un pugno la porta a vetro della sua stanza, cominciando a minacciarlo di morte, a quel punto la vittima ha deciso di chiamare il ‘113’. Trascorsi pochi minuti, Pinzarrone ha cercato di aggredire nuovamente fisicamente il coinquilino. I poliziotti lo hanno bloccato, ma l’uomo si è scagliato contro di loro. Al termine della colluttazione l’ecuadoregno è stato portato negli uffici di polizia ed è stato arrestato per lesioni violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo inoltre è stato indagato in stato di libertà per il reato di minacce nei confronti del suo coinquilino. In un secondo episodio, gli agenti si sono recati nella zona di Tommaso Natale, dove sulla linea di emergenza ‘113’ è stata segnalata un’ aggressione a seguito di una lite tra fratelli. I poliziotti hanno visto un uomo, identificato come Francesco Ferrante, visibilmente ubriaco. Ferrante ha inveito, dapprima, con minacce contro il fratello e poi ha provato ad aggredirlo fisicamente. A quel punto gli agenti si sono frapposti tra i due e hanno bloccato l’uomo ubriaco. I poliziotti hanno scoperto che Ferrante parecchi anni fa aveva già aggredito, vessato e minacciato il fratello. L’uomo è stato arrestato e per lui è stata disposta la custodia cautelare in carcere.