PALERMO. Il gup di Palermo Giuseppina Cipolla ha condannato, in abbreviato, complessivamente, a oltre 500 anni di carcere, gli imputati del processo "Apocalisse" che vede accusati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e danneggiamento 97 tra boss, gregari ed estorsori delle cosche di San Lorenzo, Resuttana, Acquasanta, Partanna Mondello. Davanti al tribunale, in ordinario, è in corso un'altra tranche del processo che nasce da due operazioni di polizia contro i clan palermitani: una del 2014 e la seconda del febbraio 2015. L'accusa era sostenuta in giudizio dai pm Amelia Luise, Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi, Francesco Del Bene. Trentacinque dei 97 imputati sono stati assolti. Il gup ha inflitto condanne pesanti comprese tra i 2 e i 20 anni di reclusione. Ai due collaboratori di giustizia Vito Galatolo e Silvio Guerrera sono stati dati rispettivamente 6 anni e 8 mesi e 10 anni di reclusione. Disposti risarcimenti danni per Addiopizzo, Fai, Confindustria, Confcommercio e soprattutto per i quindici commercianti che avevano denunciato e si erano costituiti parte civile I CONDANNATI, TRA PARENTESI L'ENTITA' DELLA PENA. Domenico Palazzotto (20 anni), Gregorio Palazzotto (20 anni), Tommaso Contino (20 anni), Onofrio Terracchio (19 anni e 8 mesi), Vito Galatolo (6 anni e 8 mesi), Silvio Guerrera (10 anni), Sandro Diele (17 anni e 8 mesi), Filippo Matassa (12 anni e 8 mesi), Epifano Aiello (8 anni e 8 mesi), Domenico Baglione (9 anni e 4 mesi), Giuseppe Battaglia (8 anni), Giovanni Beone (10 anni), Girolamo Biondino (14 anni), Giuseppe Bonura (8 anni e 8 mesi), Giovanni Cacciatore (9 anni e 4 mesi), Francesco Caporrimo (8 anni), Marco Carollo (4 anni e 8 mesi), Antonino Ciaramitaro (6 anni), Domenico Ciaramitaro (2 anni in continuazione), Gaetano Ciaramitaro (10 anni), Davide Contino (2 anni), Salvatore Coppola (2 anni), Francesco D'Alessandro (13 anni e 4 mesi), Salvatore D'Alessandro (9 anni e 4 mesi), Guido D'Angelo (10 anni e 8 mesi), Giuseppe Fabio Davì (9 anni e 4 mesi), Antonino Di Maggio (11 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente condanna), Nicolò Di Maio (15 anni e 4 mesi), Gioacchino Favaloro (8 anni e 10 mesi), Lorenzo Flauto (10 anni e 8 mesi), Pietro Franzetti (2 anni), Giuseppe Fricano (14 anni), Angelo Gallina (8 anni e otto mesi), Melchiorre Gennaro (1 anno e 4 mesi), Rosario Gelardi, Nicola Geraci (8 anni), Francesco Graziano (2 anni), Roberto Graziano (9 anni e 4 mesi), Camillo Graziano (9 anni e 4 mesi), Santo Graziano (8 anni e 8 mesi), Vincenzo Graziano (10 anni), Gioacchino Intravaia (9 anni e 4 mesi), Avni Kpuzf (2 anni), Rosario Li Vigni (1 anno e 4 mesi), Paolo Lo Iacono (12 anni e 4 mesi), Giuseppe Lombardo (1 anno e 8 mesi), Vincenzo Lucà (8 anni), Pietro Magrì (8 anni), Serafino Maranzano (3 anni e 8 mesi), Salvatore Mendola (8 anni e 8 mesi), Francesco Militano (8 anni e 8 mesi), Michele Pillitteri (classe 1960, 10 anni)), Emilio Pizzurro (10 anni e 8 mesi), Marcello Puccio (8 anni e 8 mesi), Ignazio Romano (2 anni), Roberto Sardisco (10 anni), Antonino Siragusa (8 anni e 8 mesi), Luigi Siragusa (9 anni e 4 mesi), Aurelio Valguarnera (3 anni e 6 mesi), Calogero Ventimiglia (12 anni e 8 mesi), Giovanni Vitale (8 anni e 4 mesi). I 35 ASSOLTI. Giulio Caporrimo, Maurizio Bonfiglio, Alessio Cariello, Davide Catalano, Leonardo Clemente, Domenico Consiglio, Ciro Enea, Filippo Di Pisa, Daiana De Lisi, Erasmo Enea, Carmelo Farnese, Francesco Ferrante, Gianluca Flauto, Roberto Flauto, Tommaso Bartolo Genovese, Carlo Lucio Ginestra, Sergio Ilardi, Salvatore Lanzafame, Luigi Li Volsi, Angelo Lo Presti, Francesco Paolo Mangano, Leonardo Marino, Teresa Marino, Carmelo Meli, Marco Mineo, Pietro Mineo, Salvatore Mineo, Serafino Piazzese, Salvatore Picone, Aurelio Puccio, Leandro Puccio, Antonino Salerno, Domenico Serio, Antonino Spina, Antonino Tarallo.