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"Visite private non autorizzate", a giudizio medico del Policlinico di Palermo

PALERMO. Non avrebbe potuto svolgere attività extramoenia perché non autorizzata e pagata con un’indennità di esclusiva per le sue prestazioni all’ospedale Policlinico.

Con l’accusa di truffa è stata rinviata a giudizio dal gip Nicola Aiello (il processo comincerà il 19 luglio davanti alla quinta sezione monocratica del Tribunale di Palermo) Giuseppa Graceffa, medico del nosocomio palermitano al quale avrebbe causato un danno quantificato in 14 mila euro tra il 2009 e il 2013.

Per la Procura, il medico chirurgo oncologico, avrebbe visitato i pazienti in uno studio medico di un altro collega, senza chiedere l’autorizzazione all’ospedale. Un altro medico del Policlinico, Gianfranco Cocurullo, ha invece scelto il rito abbreviato ed è stato assolto. Secondo l’accusa, Cocurullo, autorizzato all’attività di extramoenia il lunedì e il mercoledì dalle 16 alle 18, avrebbe svolto professione privata fuori da questi orari. Il medico ha però dimostrato che era in ferie o libero dal servizio quando ha svolto la sua attività all’esterno dell’ospedale.

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