PALERMO. Stop alla Ztl dai giudici del Tar. Una decisione che blocca i programmi del Comune sul tema della mobilità. "Valuteremo le decisione del Tar ma non abbandoneremo la linea di scoraggiare la mobilità privata per migliorare la vivibilità della città" dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. E' un piano organico, sottolinea. E ricorda che gli interventi hanno riguardato ''la pedonalizzazione di alcune aree del centro storico, la promozione del sistema del car sharing e del bike sharing, l'apertura di quattro linee del tram''. "E presto ne partiranno altre tre", annuncia Orlando. "Ci stiamo muovendo d'intesa con palazzo Chigi e con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano del Rio. Tutto questo ha un obiettivo preciso: migliorare la mobilità pubblica e ridurre l'inquinamento atmosferico", aggiunge. In questa strategia per il miglioramento del tasso di vivibilità nei centri storici delle grandi città purtroppo, lamenta Orlando, "i comuni sono lasciati soli". "La stessa Corte dei conti - dice - ha segnalato gli effetti pesanti dei tagli. Solo l'Amat (l'azienda municipale dei trasporti di Palermo, ndr) ha subito negli ultimi anni riduzioni per 40 milioni di euro". Però il Tar critica le modalità con cui il piano del comune di Palermo viene attuato. Cosa non ha funzionato? "Il Tar non ha rilevato alcun vizio formale. Fa una valutazione complessiva - dice il sindaco - Esamineremo con attenzione la posizione dei giudici amministrativi. Le consideriamo utili indicazioni. Forse qualcosa non ha funzionato nella macchina comunale o a livello aziendale. Ma non potremo abbandonare, nel rispetto delle leggi, la linea che scoraggia la mobilità privata nei centri storici. Non c'è altra scelta". Il comune cercherà il confronto con i cittadini, le associazioni e le categorie? "Lo ha sempre cercato - risponde Orlando - e lo svilupperà anche come metodo di consultazione utile e necessario. Altra cosa sono le strumentalizzazioni politiche, che ci sono state e continuano a esserci. Ma non cadrò in questo tipo di tranello". Alla domanda da dove riparte, dopo la decisione del Tar, il piano del comune Orlando risponde: "Esamineremo l'ordinanza per capire quale via seguire. Parliamo di modalità di attuazione del piano Ztl non di marcia indietro. Lo ripeto: voglio lasciare la città che, sotto l'aspetto della vivibilità, sia più avanti di quella che ho trovato".