PALERMO. "Lei voleva fare la fotomodella, non il lavoro di suo padre. Così le ho detto , guarda se tu pensi che lo puoi fare, che ti senti felice avendo ricevuto questi soldi, dico va bene così". Si difende così Dario Nicolicchia, in carcere da 3 settimane con l'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile per avere fatto prostituire la sua ex fidanzatina, all'epoca dei fatti sedicenne.
Come riportato da un articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia, a firma di Riccardo Arena, davanti al Gip Lorenzo Matassa e al pm Claudio Camilleri, il trentunenne accusa l'ex ragazza, parlando di lei come di "un’insoddisfatta alla ricerca di emozioni sempre più forti", attraverso il sesso. E così gli uomini che hanno fatto sesso con lei per soldi, secondo Nicolicchia, non sarebbero clienti ma persone con le quali lei sfogava la sua perversione. Parla di un complotto nei suoi confronti portato avanti dalla ragazza e da sua madre.
Di contro, però, ci sono le testimonianze dei clienti, tra cui anche l'avvocato settantenne indagato. Almeno in tre dichiarano che era lui a prendere i soldi delle prestazioni.
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