PALERMO. Una piantagione nel cuore di uno dei quartiere colpiti dalla recente operazione "Brasca quattro.zero", che ha portato all'arresto di 62 persone tra il capoluogo siciliano e la provincia eseguita dai carabinieri del Ros. Lanfranco Rocco, nato a Palermo classe 1972, abitante in via Giovanni Alcozer, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e volto noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto dai carabinieri della Stazione Palermo-Villagrazia, con la recidiva specifica per coltivazione di piante di marijuana e furto di energia elettrica. Una piantagione, secondo i carabinieri, che potrebbe essere realizzata in un bunker, in un luogo dove, si sospetta, in passato c'era un covo di latitanti, un nascondiglio vero e proprio. I carabinieri della Stazione di Palermo Villagrazia hanno controllato ieri l'abitazione di Rocco, avendo il fondato sospetto che il predetto, considerato il passato dell'uomo in fatto di produzione di sostanza stupefacente in particolare marijuana, e considerato che nei pressi della sua abitazione vi era uno starano andari-vieni di persone sospette. In un vano ubicato in fondo allo scantinato era ricavato un locale adibito a deposito, nel corso del controllo, spostando una cisterna d’acqua, veniva individuata una sorta di botola. Utilizzando un rudimentale argano su ruote si riusciva a scoperchiare il pesante portello che permetteva l’accesso ad una cisterna sotterranea parzialmente allagata dalla quale si giungeva, non senza difficoltà, ad una seconda botola che dava accesso ad una camera posta ad un livello leggermente superiore, che era adibita a serra clandestina per la coltivazione di marijuana. L’ambiente, delle dimensioni di circa 6 metri di lunghezza per 2 di larghezza per 3 di altezza, attrezzata con due lampade alogene, un ventilatore, un aeratore dotato di filtro con sbocchi esterni abilmente occultati al piano stradale. Addossate ai muri laterali, due piccole serre con un passaggio al centro, nelle quali erano in coltivazione quattro piante di marijuana, delle quali una matura, molto folta e rigogliosa dell’altezza di circa 90 centimetri per 70 di larghezza mentre le altre tre, giovani di circa 40 centimetri. Al momento del controllo, l’impianto di coltivazione era perfettamente efficiente e funzionante, le lampade, il ventilatore e l’aeratore erano in funzione a pieno regime e collegate ad un quadro elettrico. All’interno del locale sotterraneo erano presenti anche dei prodotti chimici per la piantagione. Rocco è stato arrestato, tutta la sostanza stupefacente è stata sequestrata e analizzata.