Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Passante ferroviario, nelle nuove stazioni non si possono comprare i biglietti

PALERMO. C'è la stazione, nuova di zecca e inaugurata nemmeno un mese fa, ma manca la biglietteria. I passeggeri, per comprare il ticket necessario per viaggiare, devono salire in treno e "inseguire" il controllore, nella speranza di non pagare una piccola mora, come sembra essere successo a qualche pendolare. Succede a Palermo nella nuova stazione di piazza Lolli, il nuovo "gioiellino" del passante ferroviario, la fermata più vicina al centro città, inaugurata dal ministro Delrio lo scorso 16 febbraio. Non c'è biglietteria, nè automatica nè altro, nemmeno nell'altra nuova stazione, alla Guadagna, dove pero' c'è una rivendita autorizzata proprio davanti la fermata nel quartiere Oreto. Trenitalia e Rfi informano che nel giro di due settimane alla stazione Lolli sarà installata una biglietteria elettronica, mentre non è previsto, per ora, nessun tipo di intervento alla Guadagna. Trenta chilometri di linea a doppio binario elettrificata, 25 fra stazioni e fermate (10 realizzate ex novo) di cui 7 extraurbane, dal centro città verso le aree urbane ad ovest del capoluogo e per potenziare i servizi per l’aeroporto internazionale "Falcone e Borsellino". Questa è, o meglio sarà, il passante ferroviario di Palermo. Lo stato di avanzamento lavori è giunto al 72%, per un investimento complessivo 1.152 milioni di euro. Quanto ci vorrà per completare l’ormai restante 28%? Circa due anni. Perfino l’ultimo, vero grande problema, quello del “tappo”, di vicolo Bernava, sembra essere superato: le infiltrazioni d’acqua avevano reso instabile la zona e bloccato i cantieri per tre anni, con l’unica alternativa di espropriare e abbattere tre palazzine. Una procedura certo non semplice, ma che sembra essere stata sbloccata dalla Regione, a cui sarà affidata l’opera. Superato questo, le tratte A (Roccella-StazioneNotarbartolo) e C (La Malfa-Carini) dovrebbero essere concluse entro l'anno, mentre per la B (Notarbartolo-La Malfa) se ne parlerà entro il 2018.    

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