Duplice omicidio di Falsomiele, i coniugi restano in carcere
Per il giudice sussistono a carico dei due i gravi indizi di colpevolezza
PALERMO. Restano in cella Carlo Gregoli e Adele Velardo, i coniugi palermitani accusati dell'omicidio di Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela, assassinati giovedì in via Falsomiele a colpi di calibro 9. Il gip di Palermo Lorenzo Iannelli ha accolto la richiesta della Procura, e ha così disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
Carlo Gregoli - accusato dell’omicidio di Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela
Adele Velardo, accusata dell’omicidio di Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela
Vincenzo Bontà - una delle due vittime di via Falsomiele
Gregoli all’uscita dalla questura
Adele Velardo mentre esce dalla questura
La donna è una casalinga di 45 anni
Gregoli, 52 anni, è un geometra del Comune
Al Comune Gregoli è addetto ai servizi cimiteriali
L’arresto di Adele Velardo dopo il delitto
La donna in questura col marito
La scena del delitto
omicidio falsomiele
ancora una immagine da via Falsomiele dove sono stati Uccisi Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela
L'inchiesta, coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dal pm Claudio Camilleri, ha accertato, grazie alle immagini di una fotocamera e alle rivelazioni di un testimone oculare, che a fare fuoco sulle due vittime sono stati i due coniugi.
Questa invece è l’auto su cui viaggiavano le due vittime
Un’immagine ripresa da una telecamera di sorveglianza piazzata davanti al cancello di una villa che ha ripreso l’auto, un Suv Toyota, della coppia Carlo Gregoli, 52 anni, un geometra del Comune addetto ai servizi cimiteriali, e la moglie Adele Velardo, 45 anni, casalinga, fermati l’uccisione di Vincenzo Bontà, 45 anni, e Giuseppe Vela, di 52, assassinati ieri mattina in via Falsomiele
La coppia, insospettabile, con una passione per le armi, è stata fermata la notte di venerdì. Per il giudice sussistono a carico dei due i gravi indizi di colpevolezza e quindi la necessità del carcere. E' ancora oscuro il movente dell'omicidio. Durante l'udienza di convalida entrambi gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I coniugi, lui geometra comunale dei servizi cimiteriali, lei casalinga, sono stati ascoltati per circa mezz'ora.
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