PALERMO. Le nuove norme sull’«induzione» fanno ottenere sconti di pena a tre vigili urbani accusati di avere costretto alcuni commercianti a cedere alle loro pretese: piccoli e grandi regali in cambio di verbali stracciati, multe insabbiate dopo che erano state minacciate contravvenzioni salatissime, per violazioni insussistenti o meno gravi di come gli stessi caschi bianchi le avrebbero fatte apparire.
Pena comunque severa per Vincenzo Virgadamo, ispettore addetto ai controlli alimentari, ma capace spesso di sconfinare in altri campi, considerato una sorta di organizzatore del gruppetto: ha avuto cinque anni. Meno consistente, ma in ogni caso significativa, la condanna inflitta a Stefano Cardinale: tre anni e due mesi. Pena sospesa infine per Egisto Radicella, che ha avuto due anni e l’eliminazione dell’indulto e dell’interdizione dai pubblici uffici. Anche per Virgadamo e Cardinale c’è uno «sconto» sull’interdizione, che non sarà più perpetua ma limitata a cinque anni.
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