PALERMO. Era entrata in sala operatoria per ridurre quel seno troppo prosperoso che, a 53 anni, le creava grande imbarazzo. Voleva stare bene con se stessa, sentirsi più bella e a suo agio, ma dopo l’intervento si sarebbe ritrovata con una mammella vistosamente più grande dell’altra e grosse ed evidenti cicatrici - anche di 40 centimetri - che, partendo dal petto, arriverebbero fino alla schiena. Era il 2001 e P. C., che per anni ha fatto la bambinaia alla scuola materna «Oberdan», ed oggi, a 67 anni, è in pensione, dopo aver avviato nel 2003 una causa civile contro il medico che l’aveva operata, il luminare di Chirurgia estetica Michele Masellis (che è stato anche primario dell’omonimo reparto al Civico, nonché direttore dell’unità operativa) è riuscita ad ottenere il risarcimento per il danno biologico che avrebbe patito - poco meno di 75 mila euro (74.987,36 per l'esattezza) - solo alla fine dello scorso dicembre. Sono serviti dunque dodici anni e la sentenza che riguarda la presunta responsabilità medica di Masellis, emessa in primo grado nell’estate del 2013, non è ancora definitiva. Una battaglia giudiziaria quella della donna, assistita sin dall’inizio dall’avvocato Marcello Longo, costellata da ostacoli, rinunce e ritardi. La sua causa, infatti, è stata vagliata negli anni da ben quattro giudici. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE