VILLAFRATI. I carabinieri indagano su una rapina all'ufficio postale di Villafrati (Pa) dove tre uomini a volto coperto hanno fatto irruzione nell'agenzia di via Procida. Armati di punteruolo hanno minacciato i dipendenti e svuotato la cassaforte dove c'erano 35 mila euro. I tre rapinatori sono fuggiti a bordo di una Fiat Punto risultata rubata e poi ritrovata in contrada Giardinello. Nei giorni scorsi paura all'ufficio postale di Buccheri. Un colpo da dieci mila euro messo a segno in pochi minuti. Secondo la ricostruzione dei carabinieri due uomini con il volto scoperto, di cui uno armato di pistola, hanno minacciato le due dipendenti che stavano aprendo l'ufficio, intimando loro di consegnare il denaro. «Ho dei bambini e devo dargli da mangiare» avrebbe detto con inflessione dialettale siciliana un rapinatore. I due, dopo essersi fatti aprire la cassaforte e consegnare circa diecimila euro, sono scappati a piedi facendo perdere le proprie tracce. Qualche giorno prima i carabinieri di Mascalucia, nel catanese, hanno arrestato Mirko Leotta, di 26 anni, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall'ufficio esecuzioni del Tribunale dei Minorenni di Catania. Già in passato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, per una serie di rapine commesse nel 2006 in alcuni istituti di credito della provincia etnea, era stato riconosciuto colpevole e condannato nel 2013 a tre anni e tre mesi di reclusione, in parte già estinti nel carcere di Augusta (SR) e ai domiciliari, per il concorso in rapina a mano armata commessa il 3 ottobre del 2006 ai danni dell'Agenzia della Banca Popolare Italiana di Mascalucia. Ora dovrà espiare un residuo pena, di 1 anno, 10 mesi e 29 giorni di reclusione, nel carcere di Piazza Lanza dove i Carabinieri lo hanno condotto dopo l'arresto.