PALERMO. Una donna di 49 anni è morta ieri per una trombosi: sulla vicenda la Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta ipotizzando, a carico di ignoti, il reato di omicidio colposo. Il pm titolare dell'indagine, Carlo Marzella, ha disposto l'autopsia.
La vittima era in cura da mesi all'ospedale Civico dove era stata ricoverata più volte. I medici l'avevano sottoposta a una terapia anticoagulante. Nei giorni scorsi era tornata in ospedale per una serie di esami di routine che, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero dato esito negativo.
Ieri, però, la paziente si è sentita male ed è tornata al Civico. Il marito ha raccontato che i medici l'avrebbero rassicurata e le avrebbero detto che poteva tornare a casa. Diversa la versione dei sanitari, documentata anche nella cartella sequestrata: sarebbe stata la donna, infatti, a scegliere, in serata, di lasciare il nosocomio. Racconti differenti su cui la Procura sta indagando.
ALTRA INDAGINE. La Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sulla morte di una donna di 41 anni, Carmela Tomaselli, deceduta ieri a Palermo. Il 21 e il 29 dicembre la vittima era stata portata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Villa Sofia per forti dolori al ventre.
Il 5 gennaio i familiari avrebbero chiamato di nuovo gli operatori del 118 che - raccontano - dopo averla visita avrebbero diagnosticato soltanto uno stato ansioso. Diversa la versione del pronto intervento che ha sostenuto, anche esibendo le registrazioni delle conversazioni con la sala operativa, che sarebbe stata la donna a rifiutarsi di andare in ospedale.
Il pm titolare dell'inchiesta, Carlo Marzella, oltre a esaminare le registrazioni, sta cercando di identificare gli operatori del 118 intervenuti e ha disposto l'autopsia sulla salma. Carmela Tomaselli è deceduta il 6 gennaio. Chiamati d'urgenza i sanitari l'hanno trovata già morta per un'emorragia. Dall'ospedale Villa Sofia fanno sapere che la paziente è arrivata la prima volta il 21 dicembre nel pomeriggio, poi è tornata al pronto soccorso la notte. I medici hanno eseguito l'ecografia all'addome ed esami ematochimici. Sono stati riscontrati calcoli alla colecisti.
La donna avrebbe già allora rifiutato l'osservazione clinica scegliendo di tornare a casa. Il 29 dicembre sarebbe tornata e i medici avrebbero eseguito una nuova ecografia e una tac all'addome, poi le avrebbero prescritto una cura per i calcoli alla colecisti con una relazione per il medico curante.
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