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Paura al bar Albatros, un arresto per rapina a mano armata

L'uomo ha ammesso ogni responsabilità e indicato agli agenti il luogo dove aveva nascosto l'incasso del bar e la pistola con la quale aveva esploso un colpo. L'arma è stata posta sotto sequestro e il denaro, circa 350 euro, è stato restituito al titolare del bar

PALERMO. La Polizia di Stato di Palermo ha arrestato Michele Pivetti, 50enne palermitano, responsabile di rapina a mano armata e porto abusivo di arma da sparo. È stato un Capodanno di violenza e paura per gestori e clienti di un bar cittadino, in zona viale Strasburgo.

Qualche minuto dopo le 15, un uomo, col volto travisato da scaldacollo e sciarpa, ha fatto ingresso nei  locali del bar «Albatros», in via Principe di Pantelleria e, puntando una pistola al cassiere, ha ottenuto un bottino di poco superiore ai 300 euro. La veloce fuoriuscita del malvivente  dall'esercizio è stata notata da un poliziotto libero dal servizio e passante su strada, insospettito dalla circostanza che l'uomo fosse travisato e si allontanasse a passo spedito.

Ad inseguire il fuggitivo anche un dipendente del bar, restio ad arrendersi ma costretto a farlo dopo che il malvivente, vistosi braccato, aveva esploso in aria, a scopo intimidatorio, un colpo di pistola. Il poliziotto libero dal servizio che ha proseguito le fasi dell'inseguimento e contattato il «113». Il malvivente, senza mai esser perso di vista, ha scavalcato un'alta recinzione ed ha raggiunto un'ampia area verde limitrofa a Villa Pantelleria.

Nel giro di pochi minuti tutta la zona è stata cinturata da decine di pattuglie della Polizia di Stato che hanno battuto palmo a palmo aree pubbliche e di pertinenza condominale. Intorno alle 16 due poliziotti impegnati a perlustrare la via Stazione San Lorenzo, hanno intercettato e fermato un uomo, corrispondente alle descrizioni del rapinatore, rese dai testimoni.

L'uomo ha ammesso ogni responsabilità e indicato agli agenti il luogo dove aveva nascosto l'incasso del bar e la pistola  con la quale aveva esploso un colpo. L'arma è stata posta sotto sequestro e il denaro, circa 350 euro, è stato restituito al titolare del bar.

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