PALERMO. Arriva a Palermo la marcia della pace organizzata dal team Peace Run. Patrocinata dal comune di Palermo e di Isola delle Femmine, dal corpo consolare di Palermo, dal consolato onorario di Polonia e di Capo Verde, e dal comitato provinciale di Palermo della Croce Rossa Italiana, l’iniziativa si è svolta in collaborazione con le associazioni Libera, la scuola di Atletica Berradi 91, il centro di accoglienza Padre Nostro, la consulta delle Culture e la collaborazione tecnica del campione Rachid Berradi. I membri del team Peace Run provenienti da oltre 30 nazioni e atleti appartenenti a Universitas, Trinacria, Lega Atletica Uisp e H 13,30, hanno portato le fiaccole della pace con due staffette per abbracciare idealmente la città. Fondata nel 1987 la Peace Run è una corsa podistica che si svolge in oltre 100 nazioni (150 fino a oggi), per diffondere un messaggio di pace coinvolgendo ogni anno oltre un milione di persone. È̀ un evento annuale internazionale, nel quale le staffette dopo aver attraversato i continenti convergono a New York, dove si tiene la cerimonia conclusiva nei pressi della sede delle Nazioni Unite. Ogni team porta una fiaccola, che lungo il percorso viene passata ai membri delle comunità locali con lo scopo di condividere un'esperienza di unità e fratellanza. La staffetta ha raggiunto anche via Lincoln a Palermo: qui la fiaccola è stata tenuta da Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia, che ha accolto il gruppo internazionale di podisti, raccogliendo la fiaccola e portandola lungo via Lincoln al fianco di Biagio Conte. La fiaccola è stata passata di mano in mano con lo scopo di far sentire ognuno parte di una “famiglia mondiale” che si estende oltre i confini geografici, culturali, etnici e sociali. La fiaccola della Peace Run negli anni è stata accolta da molte personalità: come i premi Nobel Madre Teresa, Nelson Mandela, Desmond Tutu, Mikhail Gorbachev oltre a Giovanni Paolo II, Papa Francesco Bergoglio, personalità del mondo dello sport come Carl Lewis e rappresentanti istituzionali come il presidente della Conferenza Generale dell'Unesco Davidson Hepburn e numerosi capi di stato e primi ministri. La filosofia alla base dell’iniziativa è riassunta dalle parole dello stesso fondatore Sri Chinmoy: “La pace non consiste nell'assenza di guerra. La pace è presenza di armonia, amore, unità e soddisfazione. La pace è un fiume d’amore nella famiglia umana”. La prima staffetta dunque è partita da Isola delle Femmine, dal monumento Strage di Capaci - Falcone e scorta e ha fatto tappa nella piazza antistante il municipio dove è stata accolta dalle autorità e dai cittadini. I teodofori hanno proseguito alla volta dello Z.E.N. coinvolgendo cittadini e associazioni del Terzo Settore che operano nell’area tra le quali Handala, Zen Insieme, Bati Batik, Lievito. Piantumato un ulivo dedicato alla pace. La staffetta ha poi raggiunto il centro storico, passando da via D’Amelio sostando qui per osservare un minuto di silenzio e poi proseguire alla volta dell’associazione Libera, che in piazza davanti al Teatro Politeama ha organizzato una cerimonia pubblica. Appuntamento dunque davanti il teatro Massimo, per poi proseguire verso la Moschea. Incontro poi con l'arcivescovo Corrado Lorefice e tappa al centro Santa Chiara. Tappa anche al giardino dei Giusti dove i tedofori e il presidente della Peace Run International Salil Wilson sono stati accolti dal sindaco Leoluca Orlando e altre autorità. Protagonista anche la cantautrice Jerusa Barros, con un canto composto dal fondatore della Peace Run Sri Chinmoy in onore del quale è stato dedicato un albero, piantumato per l'occasione e una targa commemorativa. Partita una seconda staffetta da piazzale Anita Garibaldi (luogo dell’omicidio di Don Pino Puglisi) per fare tappa presso il centro di accoglienza Padre Nostro, fino alla missione Speranza e Carità. Concerto per la pace stasera alle 20.30 - con ingresso gratuito - dal titolo Harmonia Caeli, presso la Chiesa di Santa Maria della Catena. Alfredo De Joannon, presidente della Peace Run Italia, così commenta: “L’evento di Palermo e Isola delle Femmine apre la tappa siciliana della Peace Run che proseguirà il giorno successivo con un suggestivo concerto per la pace all’interno della Cattedrale della miniera di sale di Realmonte e si concluderà il 3 gennaio con una staffetta all’interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento e una dedica del Parco a Monumento internazionale per la pace. La Sicilia ha dimostrato di avere un cuore generoso e una grande sensibilità a tutti i livelli: cittadini, associazioni sportive, cariche istituzionali e operatori del Terzo Settore hanno collaborato con passione, dimostrando che la pace può diffondersi se cominciamo da noi stessi cercando di coltivarla personalmente. In un momento in cui i temi dell’unità e dell’appartenenza ad un’unica famiglia umana si ripropongono su scala planetaria, la Sicilia, con le sue esperienze di convivenza di popoli e culture diverse, rappresenta un importante laboratorio, un modello e un faro per molti Paesi”.