PALERMO. Ci sono voluti un secolo e una maratona di 24 ore in Consiglio comunale per far tornare in circolazione il tram a Palermo. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle Zone a traffico limitato, la minaccia di dimissioni del sindaco e un collaudo prolungato, alla vigilia di Natale il consiglio comunale ha dato il via libera a maggioranza al contratto di servizio da 110 milioni di euro dell'Amat, la municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico in città. L'ok al provvedimento scongiura anche il rischio disimpegno delle somme messe a disposizione dell'Ue per realizzare l'opera, costata poco più di 328 milioni di euro e finanziata con fondi statali e comunali oltre che di Bruxelles. Il provvedimento, passato con il voto contrario del Pd, rivoluziona la mobilità in città, istituisce due zone a traffico limitato - la Ztl 1 interessa il perimetro della città storica, la Ztl 2 va da via Cavour a via Libertà - e da gennaio per accedere gli automobilisti dovranno essere muniti di pass. Il costo è di 100 euro l'anno, non più 120 come previsto inizialmente. I voti favorevoli sono stati 24, i contrari 16. Un consigliere si è astenuto. La prossima settimana partiranno quindi le corse di tutte le 4 linee. Bandite le auto inquinanti: potranno circolare nelle Ztl le macchine almeno euro 3. Anche i residenti dovranno essere muniti di pass, ma avranno diritto ad alcune agevolazioni: dai parcheggi gratuiti nelle zone blu, agli abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici. Niente pass, invece, per moto e mezzi elettrici. Nelle Ztl saranno attivati anche bus navetta gratuiti. Il Comune conta di incassare dalla loro istituzione circa 30 milioni di euro, che andranno ad Amat, e di recuperare il minor costo dei pass per le Ztl dall'aumento di quello che dovranno pagare bus extraurbani e turistici (600 euro all'anno). Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando «è una giornata storica». «La prossima settimana le tre linee del tram saranno attivate e sarà staccato il primo biglietto: il tram sarà in funzione - aggiunge - l'assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania, che definisce le polemiche dei giorni scorsi »pretestuose«. »Il Pd - dice - ha perso l'occasione per fare politica. L'atto approvato trasforma l'Amat in una agenzia per la mobilità«. Respinge le accuse il capogruppo Dem a Sala delle Lapidi Rosario Filoramo, che definisce »le Ztl un pessimo regalo di Natale per i palermitani e parla di accordo tra orlandiani e centrodestra, per far passare l'atto«. Intanto, la Procura vuole vederci chiaro sulla realizzazione dell'opera: nei giorni scorsi le Fiamme Gialle hanno sequestrato negli uffici della Ragioneria comunale il contratto d'appalto per i lavori dell'opera e c'è un fascicolo aperto. Catania: "Giornata storica" - «È stata una giornata storica e le polemiche dei giorni scorsi le considero assolutamente pretestuose. Il punto vero è che a Palermo parte il tram. Ci sono state forze politiche che hanno perso l'occasione di stare dalla parte dei cittadini (il riferimento è al Pd ndr) che ha votato contro». Così l'assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania dopo l'ok del consiglio comunale al contratto di servizio dell'Amat, la municipalizzata che gestisce il sistema dei trasporti a Palermo, alla quale è affidata la gestione del tram. «Gli emendamenti per le agevolazioni sono passati con la convergenza delle opposizioni e cioè del gruppo misto e di Forza Italia. Il Pd - aggiunge - ha perso l'occasione per fare politica». Poi Catania sui tempi per l'entrata in funzione del tram a Palermo ha detto: «le tre linee saranno attivate la prossima settimana - aggiunge -. Abbiamo mantenuto la promessa». «L'atto approvato - prosegue - trasforma l'Amat in una agenzia per la mobilità integrata e attuata una vera e propria rivoluzione: gestirà i parcheggi, il bike e il car sharing e il parco mezzi dei bus sarà rimodulato anche in funzione del tram». Occhipinti: il tram c'è ma costa caro ai cittadini. "Palermo ha finalmente il suo tram, ma il costo è davvero eccessivo: 100 euro per ogni palermitano che voglia entrare nelle Ztl. Il sindaco e il suo assessore al Bilancio hanno messo ancora una volta le mani nelle tasche dei palermitani". Lo dice il consigliere comunale del Misto Filippo Occhipinti commentando l'approvazione del contratto di servizio Amat da parte di Sala delle Lapidi. "Il consiglio comunale ha mostrato grande responsabilità e fatto la sua parte, permettendo la partenza del tram e scongiurando così la paventata revoca dei 263 milioni dei fondi europei e nazionali serviti per realizzarlo - dice Occhipinti - revoca resa possibile da un comportamento assurdo dell'amministrazione che ha consentito l'iscrizione della delibera il 15 dicembre, mettendo il consiglio con le spalle al muro. Abbiamo evitato un grande danno erariale alle casse del Comune". "Il contratto di servizio dell'Amat, che include il tram, - aggiunge - è però costruito su un piano industriale che fa acqua da tutte le parti e che mette a rischio la stessa esistenza dell'azienda e il futuro dei lavoratori. Scaricare su Amat il rischio dell'introito previsto con le tariffe Ztl è un azzardo e potrebbe portare al fallimento la partecipata. Ho proposto un emendamento per prevedere la compensazione a carico del Comune, ma è stato respinto dalla maggioranza". "L'uso delle Ztl, inoltre, - conclude - è stato snaturato: dovrebbe per legge essere uno strumento di contrasto all'inquinamento e di tutela della salute dei residenti e invece è solo un modo per fare cassa. Con un mio emendamento inoltre le navette nelle zone balneari, Mondello e Sferracavallo, e nel centro storico saranno totalmente gratuite".