PALERMO. Mobilità sostenibile e miglioramento della qualità dell'aria sono i principi ai quali Comune e Amat si ispirano per migliorare il servizio di trasporto urbano a Palermo, ma il gap da recuperare resta ancora significativo. Prima di tutto per quanto riguarda il parco mezzi dell'azienda che conta 400 vetture. Di queste, meno della metà sono moderne e quindi con motori più ecologici e a basso impatto ambientale. E qui torna in mente la riflessione di pochi giorni fa del ministro Galletti che, in riferimento ai dati sull'inquinamento nelle città italiane, ha affermato: «Non possiamo dire alla gente di lasciare a casa auto con motori moderni per salire su autobus vecchi e inquinanti». Insomma, appare inevitabile che se il Comune e l'Amat vogliono stimolare a usare i mezzi pubblici, devono necessariamente proseguire con il rinnovamento dei mezzi, a partire dai bus. Dei 400 presenti nell'autoparco, 90 sono a metano, 70 con motore Euro 5 e 18 con Euro 6. Questa batteria di bus, dunque, fa parte delle vetture più moderne e a basso impatto sull'ambiente. Gli altri 222 bus, invece, hanno motori Euro 2 e 3 e di conseguenza più inquinanti. Va precisato che quotidianamente vanno in strada circa 260 autobus. Ma non tutti i 178 più giovani ed ecologici percorrono le strade della città. Sicuramente la maggior parte di questi va in strada, ma alcuni a rotazione restano nell'autoparco ad esempio per manutenzione periodica e controlli. In particolare, i bus di nuova generazione si muovono ogni giorno nelle arterie più trafficate, come ad esempio via Libertà o arterie come via Basile-Stazione centrale. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE