PALERMO. Walter Rocca, dipendente della Rap accusato di aver rubato carburante all'azienda, tornerà al proprio posto di lavoro. Il dipendente dell'azienda che si occupa dei rifiuti in città è stato reintegrato dal giudice in servizio, dopo che era stato licenziato per aver sottratto illecitamente carburante dall'azienda. Il Tribunale di Palermo, sezione Lavoro, ha accolto l'opposizione presentata dal Rocca, difeso dagli avvocati Luigi Lo Casto e Federica Bonsangue, cacciato a marzo del 2014 per furto di gasolio. Il giudice del lavoro, così come sempre affermato dal dipendente, ha accertato che Rocca era stato espressamente autorizzato a rifornirsi di carburante per l'espletamento delle proprie mansioni. La sentenza è stata emessa dal giudice Giuseppe Tango, il quale ha ritenuto illegittimo il licenziamento (e di conseguenza lo ha annullato) dopo aver accertato l'esistenza di una regolare autorizzazione, firmata dal direttore del Dipartimento Amministrazione e Finanza della Rap Massimo Collesano, che lo stesso dirigente aveva invece disconosciuto. La Rap è stata condannata a risarcire a Rocca i danni versandogli una indennità commisurata all'ultima retribuzione globale dal giorno del licenziamento fino a quello della effettiva reintegrazione e a versare i relativi contributi previdenziali e assistenziali con gli interessi legali. La stessa Rap è stata anche condannata alle spese legali. Il ricorso si è incentrato su una autorizzazione che, secondo quanto emerso da una perizia grafologica, era stato portava la firma di Massimo Collesano, a capo del Dipartimento Amministrazione e Finanza della Rap. Rocca si è sempre difeso, da subito, affermando di essere stato autorizzato, dal dirigente massimo ad entrare con la propria auto e a rifornirsi.