PALERMO. Non arrivano i soldi dalla Regione e i problemi per i pendolari dei servizi sostitutivi della linea metropolitana Notarbartolo-Punta Raisi, attualmente chiusa a causa dei lavori sulla tratta B del passante ferroviario, rimangono. Anzi, aumentano.
Tra ritardi, poche fermate, stazioni che non garantiscono la piena efficienza e il traffico della città, la vita dei pendolari ferroviari che per un anno e mezzo (la riapertura della tratta per l’aeroporto è prevista per settembre 2016) saranno «costretti» a viaggiare su strada con i bus, non è tra le più semplici, e le proteste continuano ad aumentare.
Una situazione che va avanti da giugno. Qualche settimana fa una parziale schiarita, con il comitato pendolari Sicilia ha ottenuto che le corse più importanti, con maggiore frequenza, legate agli orari di ingresso/uscita dalle scuole, venissero serviti da più pullman e sono state spostate alcune corse, e in più è stata istituita la fermata «Imperatore Federico». Questo, però, non è bastato.
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