PALERMO. L'allarme, a livello nazionale, è solo di qualche giorno fa: in Italia, negli ultimi 5 anni, circa 358 mila bambini non sono stati vaccinati contro il morbillo. Solo lo scorso anno, 1.676 i casi registrati. In città, la situazione non è tale da scatenare panico, ma gli esperti mettono in guardia: un' epidemia potrebbe essere dietro l' angolo, tra un anno o due. E l' arma è una sola: il vaccino. E pensare che, secondo le più rosee previsioni dell' Organizzazione mondiale della sanità, la malattia esantematica per eccellenza avrebbe dovuto essere scomparsa in tutto il mondo entro il 2015: una speranza disattesa. Anche a Palermo, negli ultimi anni, le vaccinazioni contro il morbillo sono in calo. «Va meglio però rispetto ad altre Aziende sanitarie provinciali- dice Nicolò Casuccio, direttore dell' Unità operativa complessa di Sanità pubblica, epidemiologia e medicina preventiva dell' Asp 6 e presidente della sezione siciliana della Società italiana di igiene e medicina preventiva -. Nel 2014, considerando la coorte dei nati nel 2012, la copertura regionale è stata dell' 84% (nel 2013 era l' 88,86, ndr), in città si arriva invece all'89,9 per cento». Tutto tranquillo, quindi? No, se si considera che, per scongiurare la circolazione del virus, sarebbe necessaria una copertura del 95%, un traguardo piuttosto lontano da quello raggiunto fin qui.