PALERMO. Il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, ha scritto una lettera a tutti i docenti e agli studenti dell’Ateneo dopo la tragica scomparsa, ieri, dello studente di 19 anni iscritto al primo anno del corso in Mediazione linguistica. Ai docenti fa appello perché ascoltino i ragazzi: “In questo momento così doloroso – scrive – desidero fare appello alla comunità accademica affinché dedichi sempre maggiore attenzione, tempo e dedizione ad ascoltare i nostri giovani, perché sia attenta alla loro complessiva formazione, che sicuramente comprende aspetti umani e sociali oltre quelli culturali”.
Micari, che si dice “attonito da rettore e da padre davanti a un così terribile lutto per la nostra comunità”, ha invitato tutti i docenti a un minuto di raccoglimento lunedì, all’inizio di ogni ora di lezione.
La tragedia è accaduta pero pomeriggio quando G.D.T. è volato giù da una finestra del settimo piano, forse la stessa della facoltà di Lettere da cui si suicidò il dottorando Norman Zarcone. Il giovane era entrato nell'aula dove la docente di inglese aveva cominciato la lezione. Dopo un quarto d'ora sarebbe successo qualcosa. Forse un messaggio arrivato al cellulare, o un post sul profilo Facebook.
Lo studente è uscito di corsa. Ha lasciato lo zaino nel davanzale davanti alla finestra del settimo piano e si è lanciato nel vuoto. Nello zaino non c'era nessun biglietto. I carabinieri indagano. La madre della vittima arrivata in facoltà è stata accolta proprio da Micari. A poco a poco sono arrivati altri parenti e amici del giovane. "E' terribile - raccontano gli studenti - Siamo tristi per quanto è successo. Avevamo appena iniziato a conoscerci. G. era dolce e sensibile. Non riusciremo mai a capire cosa sia successo".
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