PALERMO. Dai cassonetti alle corsie del confinante Ospedale dei bambini il viaggio è breve e senza ostacoli. Si scala un muretto, si scivola giù e via. Arrivati. Non erano però come il simpatico chef di Ratatouille o come Giac e Gas Gas indomiti e fedeli amici della sconsolata Cenerentola i due topi che ieri all’alba hanno fatto la gimkana tra i letti dei piccoli pazienti del reparto di Prima Pediatria, che si trova proprio al primo piano del padiglione Biondo. Dalle favole alla realtà il risveglio, per loro, è stato decisamente brusco. Finestre con vista sui rifiuti, sempre tanti, ingombranti e straripanti, ma ormai da anni parte integrante del paesaggio del nosocomio pediatrico. Risultato, chiuso per 48 ore tutto il primo piano che ospita la I pediatria (si dovrebbe riaprire lunedì), trasferimento e smistamento dei ricoverati in altre sale, derattizzazione immediata. Non è la prima e probabilmente neppure l’ultima. Pare infatti che per il personale medico e paramedico la caccia al ratto sia diventata quasi ordinaria amministrazione. Non si corre solo per i pazienti, per attaccare flebo, per fare visite o decidere terapie. Da tempo sfrecciare nei corridoi serve anche per stanare gli indesiderati ospiti. Che portano infezioni e sono furbissimi a far perdere le proprie tracce.