PALERMO. Si sono fatti aspettare, ma dalla prossima settimana li vedremo sulle strade. Si tratta dei nuovi cassonetti per i rifiuti solidi acquistati dalla ex municipalizzata Rap. Il loro arrivo era stato annunciato per fine settembre, ma i primi 80 contenitori verranno installati da lunedì prossimo in poi. Il primo lotto comprende 700 cassonetti color grigio antracite e con una capienza di 1.200 litri ciascuno, ma non verranno consegnati tutti nello stesso momento.
«Dalla prossima settimana - si legge in una nota dell'azienda - saranno consegnati alla Rap i primi 400 cassonetti che, per motivi tecnico-logistici, arriveranno a scaglioni di 80. Il fornitore, come da capitolato, ogni settimana consegnerà non meno di 80 contenitori per procedere contestualmente alla messa in strada degli stessi». I nuovi contenitori andranno a sostituire quelli danneggiati, rotti, sporchi o con le ruote mancanti, ovvero gli ultimi superstiti della fallita Amia.
Ma a questi se ne aggiungeranno altri. Si attende, infatti, anche un secondo lotto di 1.300 cassonetti di dimensioni maggiori. Per un totale di 2.000 contenitori nuovi, entro la fine dell'autunno il capoluogo non dovrebbe più avere contenitori vecchi, fatiscenti o oggetti di atti vandalici. «I nuovi contenitori andranno a sostituire inizialmente quelli rotti - spiega il presidente della Rap, Sergio Marino -. Ci muoveremo, intanto, in quelle zone in cui vi è particolare sofferenza e tamponeremo le urgenze. Poi, successivamente, ci occuperemo delle altre zone».
L'arrivo dei nuovi cassonetti, tra l'altro, era stato anche inserito nella rubrica #gdsnoiconvoi, un'agenda virtuale dedicata alla verifica degli impegni mantenuti dall'amministrazione e reperibile sia sul sito del Giornale di Sicilia www.gds.it, che nella sezione «Voci dalla città» del quotidiano. Ma rientrata l'emergenza rifiuti che ha soffocato residenti e commercianti del capoluogo nelle ultime settimane, l'abbandono selvaggio e incontrollato di rifiuti ingombranti non ha intenzione di cessare. Non bastano le sanzioni, i controlli e nemmeno il servizio gratuito offerto da Rap a fermarlo.
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