PALERMO. "Cerco di sopravvivere con appena 280 euro al mese di pensione di invalidità. Ho 4 figli da mantenere. Non ce la faccio più. Non cerco soldi, ma un lavoro, che mi ridia dignità". È l'ennesimo grido di dolore di un giovane palermitano, Michele Cimino, disabile, senza più un'occupazione ma con una famiglia numerosa da mantenere. Per lui, che stamattina ha raccontato la sua storia alla trasmissione Ditelo a Rgs, e per i suoi familiari ogni giorno diventa sempre più difficile. "Sopravviviamo con meno di 300 euro che provengono dalla mia pensione d'invalidità". Ad aggravare la sua situazione e a rendere ancora più complicata la ricerca di un lavoro la disabilità motoria a un braccio. "Non chiedo soldi, ma un posto di lavoro per campare la famiglia, ma per me, che non ho un braccio, è tutto ancora più difficile. Da gennaio sono iscritto alle liste di collocamento per le categorie protette, ma invano. Lo Stato non aiuta i disabili, che sono così costretti a vivere nella povertà". Ad aiutare Cimino e i suoi figli i genitori e i suoceri. "Per il resto, mi adeguo con qualche lavoretto saltuario e malpagato". Il suo appello, ripete, non è per avere soldi, "ma trovare qualcuno di buon cuore che possa offrirmi un lavoro, che mi permetta di sostenere mia moglie e i miei figli".