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La pubblicità «copre» la scuola, polemica a Palermo

Segnalazione della preside. Il capoarea dell’Urbanistica: «Altera i requisiti igienico-sanitari e di illuminamento, autorizzazione da revocare»

Il pannello pubblicitario sulla scuola Archimede di Palermo

PALERMO. Sessantaquattro metri quadrati di telone pubblicitario occupa quasi tutto il prospetto principale della scuola media Archimede. È posizionato sull’impalcatura della ditta privata che sta eseguendo i lavori di riqualificazione dell’edificio in piazza Politeama con fondi statali e la progettazione del Comune.

È stato autorizzato dalla dirigente dal Servizio occupazione suolo pubblico e pubblicità, Maria Pennisi, nel frattempo destinata ad altro incarico. La vicenda somiglia, anzi è identica, a quella della pubblicità sulla facciata della cattedrale. In questo caso la dirigente scolastica ha preso carta e penna e ha scritto al capo area della Riqualificazione urbana, Mario Li Castri, lamentando la violazione di una serie di norme. Il telone occupando un’ampia porzione del fronte dell’edificio «altera i requisiti igienico sanitari e di illuminamento naturale».

Scrive Li Castri in un documento inviato a tutte le aree coinvolte, che l’autorizzazione non «è munita del parere propedeutico dell’Urbanistica competente all’esecuzione dei lavori, né di quello dell’area della scuola né del dirigente scolastico». Ragione per cui Li Castri invita a revocare l’autorizzazione in autotutela.

«Una eventualità che stiamo valutando - dice Maria Mandalà, capo area delle Attività produttive - visto la richiesta che ci perviene dagli alti vertici della burocrazia». Il maxi-pannello è stato montato dalla «Vat», l’impresa di pubblicità che abbiamo tentato di contattare senza esito, la stessa che aveva acquistato lo spazio della facciata della cattedrale in restauro (la vicenda fu contrassegnata anche da pronunce favorevole del Tar).

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