PALERMO. Alla fine di una lunga giornata il palazzo Federico resta chiuso e non aprirà il portone nella manifestazione le Vie dei Tesori. "Non cambio idea. Mi hanno chiamato alcuni referenti dell'associazione, non il principe Tortorici che ha solidarizzato con me sui giornali, ma io ho paura e non ho intenzione di aprire il mio palazzo - dice Alvine Federico -. Non cambio idea. Il palazzo resta chiuso. Mi hanno detto che hanno garantito la sicurezza. Va bene. Ma dopo la manifestazione chi mi garantisce".
L’ultima intimidazione aveva gettato nello sconforto la famiglia Federico, tanto da fare fare mettere in discussione l’apertura dello splendido palazzo in via Biscottari per la manifestazione le Vie dei Tesori. “Le visite sono sospese – aveva detto nel pomeriggio Alvine Federico dopo i numerosi tentativi di furto da parte di alcuni uomini che sono stati ripresi dalle telecamere - E’ da alcune settimane che soprattutto un uomo tenta di entrare nel palazzo. Cerca di scassinare il portone e tenta di entrare nella dimora. L’ultima volta la scorsa sera. Anche questa volte le telecamere hanno ripreso il tentativo di intrusione. Le immagini sono chiarissime tanto che abbiamo stampato la foto dell’uomo e l’abbiamo appesa al portone”. La famiglia si è recata più volte in questura a presentare la denuncia per i continui tentativi di intrusione. “La scorsa notte è successo qualcosa di più grave. Lo stesso uomo è venuto davanti al portone ha strappato la foto e poi rivolto alle telecamere ha fatto il segno di tagliarci la gola – aggiunge Alvine Federico – Noi siamo molto spaventati. Per questo abbiamo deciso di non consentire le visite nel corso della manifestazione per evitare che qualcuno potesse approfittare della visita per cercare nuove via di accesso al nostro palazzo. Chiediamo alla polizia protezione contro questi delinquenti. Il centro storico di Palermo è bellissimo e va vissuto. Ma non si può vivere nel terrore”. Era arrivata la solidarietà del principe Bernardo Tortorici organizzatore delle vie dei Tesori e l’impegno a garantire la massima sicurezza del luogo in tutte le forme. “Sono episodi che si ripetono spesso nel centro storico – dice Tortorici – Da mesi con l’associazione Amici dei musei siciliani abbiamo denunciato una banda di ragazzini che entra nell’oratorio di San Lorenzo e nella chiesa della Catane rubando la casettina con i soldi, minacciando le hostess che svolgono il loro servizio. Abbiamo portato più volte denunce con tanto di foto ma purtroppo non è successo nulla”. Alla fine di una lunga giornata la decisione di non aprire il palazzo.
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