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Diritti delle donne, a Palermo istituzioni e territorio insieme

PALERMO. Le consigliere comunali Federica Aluzzo e Rita Vinci (Mov 139) hanno presentato a Sala delle Lapidi una proposta deliberativa per istituire una Consulta comunale per la tutela dei Diritti delle donne, proposta condivisa anche dalle altre consigliere. L’organismo servirà a mettere al centro i temi dei diritti delle donne, per affrontare le politiche femminili in sinergia fra istituzioni e organizzazioni sul territorio.

Della Consulta, infatti, potranno far parte, a titolo gratuito rappresentanti delle associazioni femminili, sindacali, imprenditoriali e di categoria, organismi interessati ed esperti della condizione femminile che svolgono la loro azione all’interno del territorio palermitano, rappresentanti della Magistratura, delle forze dell’ordine, servizi sociali e sanitari. Nella Consulta potranno entrare anche tutti i cittadini e le cittadine residenti o che svolgono attività lavorativa o di studio nel territorio di Palermo, che abbiano voglia di mettere a disposizione della comunità parte del proprio tempo, condividendo le proprie idee, competenze e interessi.

L’organismo municipale avrà funzioni consultive e propositive sui temi dei diritti delle donne che tendano in particolare a valorizzare la presenza, la cultura e l’attività delle donne stesse nella società e nelle istituzioni, riconoscere il carattere multietnico e le diversità culturali delle realtà femminili nel territorio, ma servirà anche a sostenere le pari opportunità nel lavoro e promuovere interventi contro tutte le forme di esclusione e di violenza verso le donne.

L’assessorato competente per la Consulta sarà quello alle Attività sociali con la collaborazione dell’Assessorato alla Pubblica istruzione e di quello alla Cultura. “Il 1° agosto 2014 – spiega la consigliera Federica Aluzzo – è entrata in vigore la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), che costituisce il primo strumento internazionale vincolante sul piano giuridico per prevenire e contrastare la violenza contro le donne e la violenza domestica. La Convenzione si fonda su tre pilastri, che sono prevenzione, protezione e punizione e, partendo da questi presupposti e grazie anche alla possibilità per il Consiglio comunale di istituire consulte tematiche, abbiamo voluto investire Sala delle Lapidi di questa responsabilità, perché l’emarginazione della donna dai luoghi delle scelte è ancora, purtroppo, una realtà molto presente”. “Speriamo aggiunge – che la proposta venga accolta dall’intero Consiglio Comunale e diventi effettiva entro fine anno”.

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