PALERMO. Non si arresta la riorganizzazione al tribunale di Palermo. Dopo l'azzeramento della sezione misure di prevenzione, seguito all'inchiesta che ha coinvolto la presidente Silvana Saguto e uno dei giudici, Lorenzo Chiaramonte, cambia anche il vicario del presidente del tribunale. Il presidente del tribunale Salvatore Di Vitale ha disposto un interpello tra tutti i presidenti delle sezioni per nominare un nuovo vice che dovrà prendere il posto di Cesare Vincenti, ex presidente della sezione misure di prevenzione prima dell'arrivo della Saguto. Una decisione, quella di disporre una sorta di concorso interno, insolita dal momento che il ruolo di vice viene, per prassi, assegnato in base a criteri fiduciari.
Stretto riserbo da parte di Di Vitale, che ha concorso alla guida del tribunale proprio contro Vincenti, sulle ragioni della sostituzione. «Non confermo e non smentisco la notizia - ha detto - Non faccio dichiarazioni su vicende relative all'organizzazione dell'ufficio. Al contrario, come è avvenuto nei giorni scorsi, se ci fossero notizie di interesse pubblico, sarei pronto a intervenire attraverso comunicati ufficiali». Dopo la diffusione della notizia dell'inchiesta su presunti illeciti nelle nomine di alcuni amministratori giudiziari e sulla gestione dei beni confiscati, hanno lasciato la sezione la presidente, indagata a Caltanissetta per corruzione, induzione alla concussione e abuso d'ufficio, il giudice Lorenzo Chiaramonte che risponderebbe di abuso d'ufficio e un altro «storico» componete della sezione, Fabio Licata, ormai comunque prossimo alla scadenza naturale all'interno della sezione stessa e non indagato. Di Vitale ha incaricato della sostituzione della Saguto Mario Fontana. Alle misure di prevenzione sono arrivati gli ex gip Luigi Petrucci e Giovanni Francolini e Vincenzo Liotta, che era alle esecuzioni immobiliari. Nel registro degli indagati della Procura nissena sono finiti anche l'amministratore giudiziario Cappellano Seminara, il marito della Saguto Lorenzo Caramma, che avrebbe beneficiato di consulenze da parte di Seminara, il giudice ed ex componente del Csm Tommaso Virga e il figlio Walter, nominato amministratore giudiziario del patrimonio milionario degli imprenditori mafiosi Rappa, il figlio e il padre della ex presidente della sezione e il pm Dario Scaletta accusato di rivelazione di segreto istruttorio.
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