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Locali abusivi nel bar del Civico sotto sequestro per mafia

I tecnici dell’azienda ospedaliera scoprono che la ditta finita nel mirino degli inquirenti avrebbe realizzato locali illegali

PALERMO. Il bar dell’ospedale Civico, sotto sequestro per mafia, non smette di riservare sorprese. Dall’esame delle carte sull’affidamento dei locali alla ditta finita nel mirino della Dda e in vista della preparazione di un nuovo bando per affidare il servizio di ristorazione, i tecnici dell’azienda sanitaria hanno scoperto che alcune aree utilizzate dai vecchi gestori sono abusive.

Qualcuno negli anni passati avrebbe realizzato e utilizzato locali abusivi. Una situazione di illegalità che ha spinto il direttore generale del Civico, Giovanni Migliore, a segnalare i fatti al Comune e all’amministratore giudiziario nominato dalla magistratura, con il quale è in programma un incontro agli inizi della prossima settimana.

Al bar, in base alle verifiche compiute, era stata concessa una superficie di 157 metri quadrati ma dalle analisi sono emersi altri 92 metri quadrati di locali accessori. «Sembrerebbe che questi locali non abbiano autorizzazione da parte dell’amministrazione - spiegano i tecnici del Civico -. Le opere risulterebbero eseguite dalla società conduttrice senza i dovuti permessi. Le ricerche non hanno consentito di trovare atti giustificativi. Si può, quindi, desumere che i locali siano abusivi. Pertanto, è necessario ripristinare lo stato originario dei luoghi previa una verifica con gli uffici comunali». Un’operazione che richiederà delle spese per abbattere i manufatti.

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