PALERMO. Si è costituito in procura l’automobilista che a bordo della Mercedes Nera ha investito e ucciso Giuseppe Rosinganno, il falegname di 39 anni travolto e ucciso venerdì sera, in via Pietro Calandra, a Palermo. Cristian C. 24 anni palermitano che da poco si era trasferito a Torretta si è presentato con il suo avvocato. E’ stato interrogato dal pm Francesco Grassi. Gli agenti della polizia municipale della sezione infortunistica di Palermo stanno sequestrando i mezzi. Pochi giorni prima di morire Giuseppe aveva ricevuto un messaggio dal piccolo Andrea, 5 anni appena, che gli diceva «Papà, sei il mio re». Fino ad oggi gli investigatori si erano recati ancora una volta nella zona del tragico incidente per visionare i filmati di due telecamere, una delle quali è stata sposta pure sotto sequestro. Sono state passate al setaccio tutte le immagini nella speranza che da quelle registrazioni potessero essere ricavati elementi utili per individuare l’auto. Rosinganno, nato a Carini residente a Palermo che avrebbe compiuto 40 anni il prossimo 16 settembre. La Mercedes, secondo una ricostruzione dell'infortunistica della polizia municipale, procedeva a forte velocità. Due giovani a bordo di un ciclomotore sarebbero riusciti a evitare l'impatto con l'auto che è finita poi sulla Vespa di Rosinganno, che ha un negozio nella vicina via Gian Battista Vico. Agenti e militari avevano anche raccolto le testimonianza di due automobilisti presenti al momento dell'impatto e potevano contare sulle telecamere piazzate per controllare alcune discariche nei pressi di via Calandra.