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Leptospirosi al canile di Palermo, bloccato il rifugio

Rischiano di subire ritardi anche le operazioni di svuotamento delle gabbie annunciate mercoledì dall’assessore Francesco Maria Raimondo per consentire i lavori di ristrutturazione attesi da anni

PALERMO. Allarme epidemia e nuovo stop al canile municipale. L’ennesimo intoppo per la struttura di via Tiro a Segno arriva a causa di un cane affetto da leptospirosi, una malattia che si contrae anche e soprattutto attraverso l’urina dei topi. Una patologia che può essere fatale per gli animali e che può essere trasmissibile all’uomo.

L’ordinanza sindacale urgente di ieri fissa una serie di disposizioni che, inevitabilmente, paralizzeranno il funzionamento del rifugio. E, a questo punto, sono a rischio ritardo anche le operazioni di svuotamento delle gabbie - annunciate mercoledì scorso dall’assessore Francesco Maria Raimondo - per consentire i lavori di ristrutturazione attesi da anni. Il provvedimento, proposto dal dirigente dell’ufficio Igiene pubblica, sanità e diritti animali, Maurizio Pedicone, accolto dall’amministrazione, «al fine di evitare il potenziale dilagarsi della malattia infettiva a tutti gli animali presenti nel canile» prevede, infatti, il divieto di ingresso e uscita di cani dalla struttura, il divieto di movimentazione dei quattrozampe all’interno, l’isolamento dei quattro cani venuti a contatto con quello infetto.

L’ordinanza stabilisce inoltre, tra le altre cose, che tutti gli animali ricoverati vengano considerati potenzialmente sospetti di infezione. Viene deciso, inoltre, che venga chiaramente individuata l’area del canile preclusa ovvero tutte le aree di ricovero, che il personale di servizio impiegato venga identificato per iscritto dai sanitari del presidio veterinario e formato per la specifica evenienza e indossi sempre i dispositivi di protezione individuale e che lo stesso personale non abbia contatti con altri animali recettivi.

Vengono, infine, disposte una derattizzazione, una disinfestazione e una disinfezione straordinaria su tutte le superfici del canile, alle quali si aggiunge la pulizia giornaliera di tutti i luoghi dove soggiornano e transitano gli animali con appositi disinfettanti.

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