PALERMO. La salma della piccola Michelle Li Vigni, volata lunedì sera dal balcone della sua casa, al quinto piano di una palazzina di via Corradino di Svevia, alla Zisa, è stata restituita ieri alla sua famiglia. Il pm di turno, Ennio Petrigni, ha deciso di non disporre l' autopsia sul corpo della bimba di 7 anni, ma ieri ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo.
Lo scopo è quello di accertare con precisione cosa sia accaduto nell' appartamento in cui viveva Michelle e ricostruire la dinamica della sua tragica caduta, che ha provocato drammatiche tensioni anche tra i suoi genitori, Valentina e Francesco Li Vigni.
L' ipotesi più probabile per gli inquirenti è comunque quella di un incidente. Gli elementi raccolti dai carabinieri - tra testimonianze e rilievi scientifici compiuti dal Ris - andrebbero infatti proprio in questa direzione: la piccola non avrebbe sul corpicino altre ferite, se non quelle riportate per il volo di oltre 20 metri, ovvero un gravissimo trauma cranico; nell' abitazione tutto sarebbe stato in ordine e non sarebbero stati individuati segni di lite; tutte le testimonianze raccolte - tra vicini, amici e parenti - descriverebbero i Li Vigni come una famiglia «normale».
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