PALERMO. La polizia di Stato ha identificato e arrestato due presunti scafisti tra gli oltre cinquecento migranti soccorsi dalla nave "Bourbon Argos" utilizzata dall'organizzazione umanitaria "Medici senza Frontiere", a bordo della quale sono giunte ieri a Palermo anche cinque salme. In manette sono finiti un tunisino di 26 anni, Makki Hanshasfar, e un marocchino di 24, Charma Abdrahim. I due sono stati fermati nel corso dello sbarco e rinchiusi nel carcere Pagliarelli nel capoluogo siciliano. Sabato a Messina erano stati fermati dalla polizia altri sei scafisti africani, dopo che venerdì era arrivata in porto la nave ''Ubaldo Diciotti'' della guardia costiera con 392 migranti che si trovavano su 4 natanti nel canale di Sicilia. Sarebbero stati individuati i timonieri di tre dei natanti soccorsi in alto mare. Sono state le testimonianze dei migranti ad incastrarli. I profughi hanno raccontato che, dopo aver preso contatti con dei libici che organizzavano i viaggi, sono stati costretti a sborsare del denaro. Poi sono arrivati a Zwara dove ad attenderli c'erano diversi uomini mascherati ed armati che li hanno obbligati a salire sui gommoni. "Mi ha accompagnato presso la spiaggia di Zuwara - ha continuato uno di loro - dove ad attenderci vi erano alcuni libici con il viso coperto. Qui ho subito violenze da parte di queste persone, in particolare sono stato legato e malmenato".