PALERMO. Maxi risarcimento per i familiari di Salvatore Scandaliato che nel corso di un ricovero in ospedale contrasse l’epatite B e C a causa di alcune trasfusioni di sangue. La sentenza è stata emessa dalla Terza Sezione Civile del Tribunale di Palermo presieduta dal giudice Paola Proto Pisani. Il Ministero della Salute è stato condannato a risarcire ai familiari del paziente un milione di euro. I familiari erano difesi dall’avvocato Leonardo Gagliano. Secondo quanto accertato nel corso del dibattimento durante il ricovero nel 1986 presso l’ospedale civile di Padova avvenne il contagio. L’uomo si ammalò di epatite che poi divenne cronica e provocò la morte il 6 settembre del 2001. Come dice il giudice nella sentenza “da parte dell’ospedale c’è stata certamente omissione nei controlli delle sacche di sangue. Nel caso di specie – si legge nella sentenza - si rileva che, come emerge dalla consulenza tecnica, già dal 1975 l'infezione da virus C era conosciuta e definita come "virus dell'epatite post-trasfusionale"