PALERMO. Della zona a traffico limitato al Cassaro ieri mattina c’erano solo i cartelli stradali e la segnaletica sull’asfalto. In realtà corso Vittorio Emanuele intorno alle 11 veniva tranquillamente attraversato da auto (con pass o senza), apecalesse, pullman, taxi e minibus. La corsia destinata alle bici e ai pedoni era invece occupata dalle carrozze in sosta. Il varco che si trova all’altezza della Cattedrale ieri non era presidiato dalla polizia municipale. Almeno fino in tarda mattina. E così sulla strada che collega piazza della Vittoria con i Quattro Canti c’era il via vai di veicoli. Un flusso quasi continuo lungo la corsia destinata al transito dei mezzi autorizzati. Residenti e commercianti assistono quotidianamente ai disagi e alle anomalie di un’area che definiscono «ibrida». «Siamo favorevoli alle misure che servono per rivalutare il centro storico – afferma Ignazio Mastrolembo, titolare di un bar -. Ma se le cose vengono fatte in questo modo rischiano solo di danneggiare tutti. Avremo in settimana un nuovo incontro con l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. In quella occasione riferiremo tutti i disagi che stiamo subendo. Questo provvedimento ha ripercussioni anche nei mercati storici. Da corso Vittorio Emanuele passano pullman e auto. Perché quindi non chiudere tutto come in via Maqueda?».