PALERMO. Resta ai domiciliari Matteo Tutino, il chirurgo accusato di truffa, al centro delle polemiche dopo la pubblicazione di una presunta intercettazione, smentita dalla Procura, di una sua conversazione con il governatore Rosario Crocetta. Nel dialogo Tutino avrebbe auspicato che Lucia Borsellino, ex assessore alla Sanità, saltasse come il padre, il magistrato ucciso da Cosa nostra. Il tribunale del riesame di Palermo ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali del medico, fedelissimo del presidente della Regione e, come si evince dall'inchiesta, in grado di condizionare le scelte politiche nel settore della sanità siciliana. Tutino, secondo gli inquirenti, avrebbe eseguito nell'ospedale di Villa Sofia, in cui dirigeva il reparto di Chirurgia maxillofacciale, interventi estetici spacciandoli per funzionali. La motivazione della decisione del tribunale del Riesame sarà depositata nei prossimi giorni.